Da un lettore riceviamo e volentieri pubblichiamo.
“Da circa tre mesi nella zona artigianale, più precisamente nella zona di via Lazzati, c’è una puzza di fogna indescrivibile.
In un primo momento abbiamo pensato a qualche pozzo nero, sarebbe stato comprensibile, ma l’odore era troppo nauseabondo.
Un “bel” giorno abbiamo scoperto che la mattina all’alba – poi senza paura è stato fatto anche in piena mattinata o nel primo pomeriggio – alcuni autospurgo venivano qui ad aprire tombini di pubblica via probabilomente per sversare i propri liquami. Sotto gli occhi (silenziosi) di tutti.
Andrebbero fatte delle analisi per verificare cosa stanno sversando nelle falde, potrebbero far del male non solo a noi nell’immediato, ma anche al territorio e ai nostri figli. Le aziende ricevono finanziamenti per depositare i liquami in apposite zone, perché lo stanno facendo in città? In una parte di Bitonto che prova a rinascere?
In questa zona ci sono abitazioni, ci sono nuove attività commerciali, opifici, e l’aria è irrespirabile.
Di certo in qualsiasi parte della città sarebbe stato un comportamento deplorevole.
Sapete cosa significa chiudere le imposte perché in casa non si riesce a respirare?
Tutto questo sta mettendo a rischio un’intera comunità per un elevato rischio biologico che potrebbe creare anche forme epidemiche se associate al caldo di queste settimane.
Che le autorità facciano qualcosa e non ci lascino soli”.
Di contro esistono nel nostro territorio aziende che agiscono secondo legalità, compilando moduli, registri e rispettando il territorio come la Ecogroup Autospurgo di Francesco e Antonio Rizzi.
Ecco spiegato in alcune immagini come avviene un regolare smaltimento: clicca qui http://bit.ly/2u0ZPsZ