Disoccupazione.
Un problema che affligge il mondo del lavoro in Italia e in gran parte del mondo industrializzato e che, ormai da tempo, ha mostrato il suo diabolico volto anche nella realtà bitontina, come recentemente dimostrato dal caso Bridgestone.
A ricordarcelo, furono, a gennaio, ben due manifestazioni da parte di cittadini disoccupati che, desiderosi di far sentire la propria voce alle istituzioni cittadine, occuparono Palazzo Gentile.
Sin da subito il sindaco Abbaticchio si rese disponibile a incontrare i manifestanti per annunciare l’avvio di colloqui con la Regione. Per l’occasione, alla seconda manifestazione, partecipò anche l’assessore regionale Fratoianni.
Da gennaio, però, più nulla si è saputo, fino al violento riemergere della questione seguito al caso Bridgestone.
«La situazione di Bitonto riflette quella nazionale e internazionale – sottolinea Rocco Rino Mangini, assessore alle Politiche del Lavoro – La crisi italiana risente di noti difetti di sistema. Innanzitutto l’eccessiva burocrazia che spinge molte aziende a trasferirsi all’estero».
Tuttavia Bitonto, a suo dire, sarebbe in controtendenza, dal momento che «è stata recentemente sbloccata la zona ASI che accoglierà le imprese interessate a investire nel nostro territorio, dalle quali sono già arrivate delle proposte».
Secondo l’amministrazione comunale quindi alcuni segnali incoraggianti non mancano. «L’apertura di nuovi negozi e locali – continua Mangini – permette lo sviluppo della microimprenditorialità e dà lavoro a diversi soggetti che vanno a creare tanti “mini-indotti” che, messi insieme, costituiscono un indotto non indifferente».
«Saranno assegnate 44 borse lavoro dell’importo di 500-600 euro per 3 mesi – annuncia Mangini – per le quali abbiamo già ricevuto 1000 richieste. È un “palliativo” ma pur sempre un segnale. Inoltre è stato attivato l’help desk per il lavoro, che finora ha già raccolto tra i 400 e i 500 curricula e ha dato la possibilità a molti di sostenere dei colloqui, alcuni dei quali sono andati a buon fine. Il Comune di Bitonto con il progetto “La forza della legalità” si è anche aggiudicato un finanziamento di 68.000 euro previsto dal bando regionale per la legalità sul lavoro. Fondi che verranno utilizzati in attività socio-culturali e formative».
Iniziative che, per Franco Scauro, assessore ai Servizi Sociali,«sono utili a dare un minimo di ristoro e di sollievo».
«Non tutti – sottolinea tuttavia l’assessore socialista – ne potranno usufruire. Ecco perché, in collaborazione con cooperative e associazioni, stiamo promuovendo iniziative per sostenere, nei limiti delle nostre risorse e facoltà, le famiglie più deboli. A breve si comincerà a discutere dei nuovi Piani Sociali di Zona e saranno esaminate le situazioni di maggior malessere sociale».
Azioni di tutoraggio, voucher alimentari, affidamento di piccole commissioni occasionali a cittadini disoccupati (voucher lavoro), Pronto Intervento Sociale e sgravi fiscali. Sono queste le ricette che Scauro intende mettere in campo già in sede di redazione del prossimo bilancio.
«Occorre un’azione a 360 gradi – conclude il responsabile ai servizi sociali – che coinvolga in modo da formare una rete le associazioni e le istituzioni sovra-comunali».
Sul ruolo di queste ultime, tuttavia, l’assessore Mangini si mostra critico, ricordando che «i Comuni hanno principalmente un ruolo di informazione per i cittadini e non hanno tra le loro competenze quella di attivare politiche per il lavoro, che spettano principalmente a Province e Regioni».
«Queste però – denuncia l’assessore – convocate da noi per discutere delle questioni occupazionali, non si sono ancora presentate. Lo stesso tavolo di concertazione permanente attivato dal Comune con le associazioni operanti nel mondo del lavoro ha portato finora solo a una presa di coscienza della drammaticità della situazione, ma ancora a nessun risultato concreto».
Sulle prospettive occupazionali Mangini sostiene la possibilità di creare posti di lavoro in futuro tramite le economie sostenibili, come l’agricoltura biologica, e il turismo: «Fondamentali sono i corsi di formazione promossi dal Comune per incentivare la riqualificazione professionale e creare nuove possibilità anche per gli operai e gli addetti all’edilizia rimasti senza impiego».
Ai giovani il consiglio di Mangini è quello di sfruttare i bandi regionali per le start-up imprenditoriali e di vedere in ogni possibile esperienza un mezzo per crescere e per creare relazioni.