“Sulla gestione dei tributi comunali gli attacchi di alcuni esponenti delle forze di centrodestra sono infondati e frutto di una travisata lettura delle disposizioni di legge”.
L’assessore al Bilancio, Domenico Nacci, risponde alle note inviate alla stampa nelle scorse settimane da Onda Civica, neonato movimento cittadino di centrodestra, argomentando punto per punto l’infondatezza delle accuse, per fare chiarezza e sgombrare ogni possibile equivoco su una materia delicatissima come quella dei tributi locali.
“Un primo punto non chiaro agli esponenti di Onda Civica – spiega l’assessore Nacci – è relativo alle tempistiche della decadenza, che è l’unico istituto giuridico nel quale può incorrere il Comune nella prima fase di accertamento degli avvisi. In base a quanto stabilito dall’art. 1, comma 161, della legge n. 296/2006 (Finanziaria 2007) gli avvisi di accertamento in rettifica o d’ufficio, relativi a dichiarazioni omesse o incomplete o infedeli o parziali, e a versamenti omessi o ritardati, devono essere notificati a pena di decadenza, entro il 31 dicembre del quinto anno successivo a quello in cui la dichiarazione o il versamento sono stati o avrebbero dovuto essere effettuati. I nostri avversari, che nell’ultima nota diffusa dimostrano apertamente di confondere la decadenza con la prescrizione, hanno esibito a prova di un supposto errore di notifica da parte degli uffici comunali un avviso di accertamento per omessa o infedele denuncia della Tari 2014, soffermandosi sull’anno d’imposta e ignorando che, trattandosi di un avviso di accertamento per omessa denuncia TARI per l’anno di imposta 2014, il termine dei cinque anni per la decadenza inizia a decorrere dal 30 giugno 2015, ossia dal momento in cui era permesso al contribuente di dichiarare il verificarsi del fatto che ne determina l’obbligo, e che, pertanto, la potestà accertativa del Comune è stata correttamente esercitata entro il 31 dicembre 2020”.
“È utile sottolineare – aggiunge Nacci – che quando parliamo di ‘omessa dichiarazione’ si parla esplicitamente di evasori totali, cioè di soggetti che, volutamente, non si sono mai denunciati al Comune di Bitonto con il preciso intento di evitare il pagamento delle imposte locali a danno dell’intera collettività. Ed è fuori di dubbio che solo grazie ad un egregio lavoro di squadra realizzato da tutti i componenti comunali del Servizio Tributi, guidati dalla Responsabile, dott.ssa Angela Zonno, e dagli operatori della Servizio Locali S.p.A., società che fornisce i servizi di supporto, si è potuto individuare in questi anni tutti coloro che erano sconosciuti alla banca dati dell’anagrafe tributaria comunale”.
“Anche sull’istituto del cumulo giuridico – prosegue l’assessore al Bilancio – la confusione degli esponenti di Onda Civica è evidente e pericolosa. La conseguenza del loro erroneo ragionamento, basato sulla presunta applicabilità di tale istituto, sarebbe quella di invitare i cittadini ad evadere con l’ulteriore illogica conseguenza di premiare chi omette di provvedere al pagamento per più di un’annualità con l’addebito di una sanzione irrisoria. E tutto ciò in totale violazione della natura autonoma di ciascun anno d’imposta, come più volte affermato, in tema di fiscalità locale, dalla giurisprudenza di legittimità e di merito”.
“Anche in questo caso – argomenta Nacci – la fallacità dell’attacco al nostro operato è dimostrata dall’esempio riportato nella nota diffusa alla stampa cittadina da Onda Civica, che evidenzia un caso di ripetuti omessi versamenti, al quale non è assolutamente applicabile il c.d. ‘cumulo giuridico’ in base a quanto chiaramente stabilito dall’art. 13, commi 1 e 3, del d.lgs. n. 471/1997 e ribadito dalla giurisprudenza di legittimità e di merito (da ultimo si segnala una decisione della Commissione Tributaria Provinciale di Bari confermata dalla Corte di Cassazione, sezione tributaria, con la sentenza n. 27068 del 15 novembre 2017). L’unico strumento giuridico utilizzabile dal contribuente inadempiente rimane il ‘ravvedimento operoso’, che consiste nel pagamento del tributo, degli interessi e delle sanzioni in misura ridotta, entro l’emissione dell’accertamento”.
La disamina dell’assessore Nacci non si limita alle argomentazioni di carattere tecnico-giuridiche e affronta anche tematiche di natura politica, evidenziando il “cambio di rotta che l’Amministrazione Abbaticchio ha inteso dare alla gestione dei tributi comunali, con il preciso intento di rendere il sistema più equo e, soprattutto, meno aggressivo e gravoso per le tasche dei contribuenti, al contrario di quanto avvenuto durante la precedente amministrazione di centrodestra, balzata agli onori della cronaca cittadina per non aver contrastato l’aggressività delle procedure di recupero dei crediti tributari da parte dell’ex società concessionaria, che tormentava i cittadini con azioni esecutive (pignoramenti presso terzi ex art. 543 del Codice di procedura civile) gravate anche delle somme necessarie per le spese processuali e gli onorari degli avvocati esterni ed eseguite, nel caso di persone in stato di bisogno, anche presso gli uffici comunali dei servizi sociali con il blocco degli aiuti economici a loro favore”.
“Il governo Abbaticchio – rivendica Nacci – sin dal suo primo insediamento si è dimostrato particolarmente sensibile a questa tematica ed ha sempre stigmatizzato il comportamento dell’ex società concessionaria, talvolta dissociandosi dalle modalità di riscossione operate, decidendo, a fine 2013, alla scadenza del contratto di concessione di non rinnovarlo, internalizzando il servizio e modificando il Regolamento comunale, in modo da permettere una maggiore e più favorevole rateizzazione del carico tributario per i contribuenti in ritardo con i pagamenti”. “Questa Amministrazione – conclude l’assessore al Bilancio – si è sempre mostrata, contrariamente a quanto sostenuto dall’avversa fazione politica, vicina alle problematiche della collettività, adottando soluzioni organizzative, che non comportano alcun aggravio di spese in danno dei contribuenti, che si stanno dimostrando più efficaci ed efficienti rispetto alle precedenti, che hanno provocato un aumento di costi e di spese, oltre a colpire le classi più disagiate. Pertanto l’invito che rivolgo alle forze di centrodestra rappresentate da Onda Civica è quello di impegnarsi a proporre soluzioni praticabili, in grado di dare respiro ai nostri cittadini, tralasciando sterili e controproducenti polemiche, finalizzate ad addebitare infondate responsabilità agli uffici comunali, che si sono sempre dimostrati disponibili ed attenti a trovare le opportune soluzioni e a risolvere le varie problematiche incontrate dai contribuenti”.