Assolti perché il fatto non sussiste e perché non costituisce reato. È finito così l’incubo di due bitontini, M.D.M. e Giuseppe Lonardelli, coinvolti loro malgrado in una delle tante inchieste che in questi anni hanno colpito la Asl. In particolare i due erano accusati di aver convalidato e pagato, in qualità di funzionario responsabile, e dirigente medico Lonardelli, due fatture di altrettante aziende, regolarmente iscritte all’albo regionale per il trasporto dei dializzati. Proprio a seguito di una indagine approfondita sui requisiti di queste aziende emerse che, in realtà, le attestazioni di questi vettori non erano veritiere. Fu aperto quindi un procedimento a carico dei responsabili delle due ditte e dei vertici della Asl che avevano autorizzato alcuni pagamenti. La prima sezione penale del Tribunale di Bari, dopo il dibattimento, ha condannato a 4 mesi di reclusione i responsabili delle aziende private, e ha assolto i vertici della Asl, difesa dall’avvocato Damiano Somma, e Giuseppe Lonardelli, difeso dall’avvocato Vincenzo De Michele.