“Mesi di fuoco, è giusto il caso di dire, che non hanno dato tregua ai boschi della nostra Puglia, provocando, da maggio ad agosto 2017, una perdita netta di oltre 4mila ettari. Un problema che è emerso prepotentemente, devastando alcuni polmoni verdi essenziali per l’ecosistema pugliese, a partire dal bosco ‘Difesa Grande’ di Gravina in Puglia, in gran parte distrutto dall’ennesimo rogo dello scorso 12 agosto”. Lo dichiara il consigliere regionale di Forza Italia, Domenico Damascelli, che ha presentato un’interrogazione urgente a riguardo. “Il bosco gravinese – aggiunge – ha un’estensione di circa 2.300 ettari, dista una manciata di chilometri dal centro cittadino e per la sua generosità faunistica rappresenta una meta gettonata dai turisti. Purtroppo, il rogo agostano ha bruciato tantissimi ettari della perla paesaggistica, tanto da richiedere un ingente intervento di mezzi aerei e squadre per domare un incendio di accertata origine dolosa. Eppure ci sono sistemi che, come l’OFIDIA, ben consentono di rilevare e contrastare gli incendi con una perlustrazione più efficace, il monitoraggio ambientale, la costruzione di modelli climatici, la previsione dei pericoli di incendio e l’accesso automatico ai dati storici ad essi collegati. Tale sistema è stato sperimentato già con successo nell’oasi naturale del Salento ‘Portoselvaggio’, ed è finanziato con fondi europei. Nell’interrogazione che ho depositato, chiedo perché il sistema che, nell’agosto 2016, consentì di circoscrivere immediatamente un incendio nella pineta salentina, non sia stato esteso anche ad altre aree boschive della nostra Regione. Peraltro, la Giunta Emiliano, con deliberazione 24 febbraio 2017 n. 179, ha approvato l’estensione sino al 31 dicembre 2017 del Piano Anti Incendi Boschivi (AIB) stanziando poi, nel maggio dello stesso anno, poco meno di 4 milioni di euro. Nonostante l’approvazione del Piano e lo stanziamento di queste risorse, però, la Puglia ha appena superato un’estate ‘bollente’ di cui ancora si contano i danni”.
“A quali risultati ha portato un impegno finanziario tanto cospicuo? Chiedo un piano dettagliato e immediato – conclude Damascelli – degli interventi per il ripristino dell’ambiente naturale del Bosco di Gravina e di tutte le altre selve andate in fumo, che rappresentano un patrimonio paesaggistico, culturale ed economico vitale per il nostro territorio”.