Dai Grilli bitontini riceviamo e pubblichiamo.
“PD vs Sindaco – La questione ASV
Ebbene, dobbiamo confessarlo: facciamo molta fatica a seguire le acrobazie politiche dei nostri concittadini della “pescara”.
Li abbiamo avvistati qualche giorno fa sulle sponde del liberismo mentre combattevano spalla a spalla con l’Associazione degli Architetti e ce li ritroviamo adesso sulla sponda opposta, in splendida solitudine, a fare da usbergo alla gestione interamente pubblica della ASV.
D’altra parte anche il sindaco non ci risparmia qualche vertigine nel seguire i suoi posizionamenti che in questo caso, sorvolando sulla questione se sia giusto o meno indirizzare la raccolta rifiuti verso un assetto pubblico, semipubblico o interamente privato, si trincera dietro l’impossibilità economica a perseguire l’obiettivo indicato dal PD.
Nel mentre, gli “altri” cosa pensano? Non è dato sapere.
Come sempre in medio stat virtus e se ci si prova a sfrondare la questione dalla tattica politica che, una parte in attacco e l’altra in difesa, scegliete voi i ruoli, impegna i contendenti, forse un’idea possiamo farcela.
Dalla parte del cittadino naturalmente.
Cittadino che, a fronte di tutte queste “manovre” politiche, ha dovuto fare i conti con l’unica certezza: vedersi costantemente aumentare le tasse sui rifiuti.
Nel dare al PD locale il bentornato sulle sponde della gestione pubblica delle aziende da cui troppo spesso si è allontanato in ambito nazionale, vorremmo proporre ai contendenti qualche domanda che spesso sentiamo esprimere dai nostri concittadini.
Al sindaco vorremmo domandare:
Qual è il valore di mercato della ASV?
Con quale procedimento si pensa di alienare le quote del Comune?
Come utilizzare l’eventuale ricavo?
Soprattutto a chi potrebbe interessare l’acquisto della ASV? Agli stessi soci privati?
In caso di cessione delle quote del Comune, chi, in seguito, dovrebbe svolgere i servizi attualmente affidati alla stessa?
È possibile pensare che si cedano quote azionarie oggi per poi domani pagare quei servizi per cui si tratterebbe sic et simpliciter di una esternalizzazione?
Qualche domanda, invero, andrebbe rivolta anche al PD che, quantomeno, dovrebbe risolvere le sue schizofrenie fra livelli nazionale e locale che lo portano da una parte a farsi promotore di privatizzazioni e dismissioni e dall’altra ad attaccarsi ad un modello di gestione quantomeno superato non suggerendo altro che una mera internalizzazione della gestione rifiuti senza indicare strategie ed obiettivi.
Allora il PD provi a spiegare:
Quali vantaggi porterebbe al cittadino questa sua posizione, magari spiegando questa inversione a U visto che la trasformazione in SPA avvenuta nel 2001 è stata opera dell’amministrazione di centrosinistra?
Dove pensa di trovare i soldi occorrenti all’acquisto delle quote in mano ai privati, forse attraverso l’alienazione dei beni della società?
Quali, ed a quale prezzo? O meglio, a quale “costo”?
La richiesta avanzata dai privati è superiore o no al valore di mercato delle quote in loro possesso?
Se sì, perchè ed a danno o per colpa di chi?
Come vedete egregi contendenti la faccenda non è per niente semplice e nessuno di voi ha fornito sufficienti chiarimenti ai cittadini. Come sempre si ragiona per slogan e annunci senza neanche porsi il problema di far arrivare alla cittadinanza informazioni sufficienti a farsi una idea delle possibili soluzioni.
Quello a cui assistiamo sembra unicamente uno scontro preparatorio alle prossime elezioni amministrative.
Se, poniamo, i cittadini avessero un’idea diversa?
Se, poniamo, ci fosse anche qualche altra soluzione? Magari di più ampio respiro?
Da parte nostra potremmo suggerire quale potrebbe essere una possibile soluzione ma, attaccati come siamo alla sovranità popolare, suggeriamo invece a tutti e due i contendenti di ascoltare i cittadini che, in quanto soci di maggioranza e quindi direttamente interessati, potrebbero sorprendere sia loro che noi.
Allora signori contendenti, che ne dite di un referendum cittadino?
O vi sembra troppa democrazia?”