“Un po’ tutto è andato a rilento. ieri pomeriggio, all’hub vaccinale di Bitonto, ma nulla di così tragico”.
È quanto ha raccontato una cittadina ai taccuini del Da Bitonto.
“Credo, piuttosto, che a volte sia più facile lamentarsi che osservare oggettivamente come siano andate le cose. Personalmente ho visto e sentito gente richiedere di anticipare e posticipare dosi che si è accavallata ad alcuni che non si sono neanche presentati nell’orario giusto e di conseguenza hanno dovuto attendere -ha concluso-. L’unica cosa che manca sempre è il buon senso”.
Fin qui nulla di nuovo e strano, se non fosse che queste parole non molto combaciano con le altre segnalazioni giunte, ieri, nella posta di redazione.
“Caos infernale al centro vaccinale di Bitonto, per il caldo ma anche per la sua gestione. Folla ammassata sotto gli stand e non solo, due ore di fila senza entrare negli orari prestabiliti, persone che si sono sentite male”.
Questa, invece, l’esperienza di un cittadino recatosi, ieri mattina, all’hub allestito presso la palestra della scuola media Rutigliano.
“Assembramento da fare schifo -ha concluso-, se non mi sono contagiato oggi è un miracolo. L’importante è che vada tutto bene”.
Eppure, nessuna preoccupazione pare sia sorta per gli assembramenti di altro genere, creatisi in città, ad esempio, per festeggiare l’Italia, campione d’Europa.
Molti cittadini si sono sicuramente recati, ieri, al centro vaccinale di Bitonto, al contrario di “Domenica- ha raccontato un operatore sanitario in servizio all’hub- in cui quasi nessuno si è presentato per vaccinarsi”. Ma si ricorda che proprio dal 26 luglio al 1 agosto sono state rimandate le prime dosi di quei cittadini under 30 a cui era stato fissato l’appuntamento, inizialmente, dal 5 all’11 luglio. Dunque, non solo prime dosi sono state somministrate ieri.
E a proposito dei criteri adottati per smaltire il più presto possibile le code, a quanto pare, hanno avuto precedenza in base all’orario di prenotazione della vaccinazione coloro che avrebbero dovuto ricevere le prime dosi e in ordine di arrivo tutti gli altri.
“Forse la verità sta nel mezzo -ha commentato, allora, il sindaco Michele Abbaticchio sul suo profilo Facebook-. Siamo difronte a una pandemia mondiale e, per la prima volta dopo sessant’anni, dobbiamo affrontare la sfida di una vaccinazione di massa in un centro territoriale che serve anche ad altre Comunità nel più breve tempo possibile”.
“Io davvero non me la sento di incolpare alcuno per i disagi che, a volte e non sempre, si provano difronte alla grande maggioranza della nostra Comunità che ha beneficiato almeno della prima dose- ha concluso-. Ne usciremo insieme imparando ad apprezzare maggiormente il prossimo”.