Oggi parliamo di
vaccino contro l’HPV, un’arma importante contro lo sviluppo del tumore della
cervice uterina. Attualmente in Italia sono in commercio due tipi di vaccini: Cervarix e Gardasil.Il primo è bivalente, diretto contro i due genotipi
maggiormente responsabili del cancro della cervice HPV 16 E 18.
Il secondo è quadrivalente
ossia diretto oltre che contro HPV 16 E 18 anche verso i due maggiormente
responsabili dei condilomi genitali HPV 6 E 11. Entrambi i vaccini vengono
somministrati per via intramuscolare ( muscolo deltoide)con3 dosi nell’arco di
6 mesi.
Il vaccino HPV è
autorizzato per l’uso nelle donne tra 9 e 26 anni. L’offerta è attiva e
gratuita alle ragazze di età compresa tra 11 e 12 anni attraverso le strutture
del Sistema Sanitario nazionale perché la risposta immunitaria in questa fascia
d’età è maggiore e si presuma non sia ancora iniziata l’attività sessuale. Il
vaccino, per le donne non comprese in questa fascia d’età, è disponibile, a
pagamento, in farmacia previa indicazione e prescrizione del medico.
Il vaccino, cosi
come accade per tutti, non è terapeutico ovvero non è utilizzato per combattere
l’infezione da HPV già contratta ma solo per prevenirla.
Molte domande
sorgono spontanee…è un vaccino sicuro?Presenta controindicazioni?Essendo un
vaccino introdotto e approvato dall’AIFA( agenzia italiana del farmaco) in
Italia nel 2007 ne è stata dimostrata la
sicurezza secondo gli standard dell’Organizzazione mondiale della sanità. Non contiene virus
vivi, non può infettare le cellule, non può riprodursi e / o causare malattia.
Nei soggetti vaccinati può insorgere febbre,nausea, ed effetti locali nella
zona della puntura. Eventi avversi gravi sono stati rari.
Il vaccino va
somministrato con cautela in soggetti con disturbi della coagulazione ed
inoltre non essendoci studi riguardo la sicurezza, è controindicato l’impiego
in gravidanza ed allattamento. Ha una efficacia pressoché totale nell’impedire
l’infezione di HPV 16, 18 ma ad oggi permangono dubbi riguardo la durata della copertura
vaccinale , la necessità del richiamo, la reale efficacia a lungo termine nella
prevenzione dei tumori cervicali e ano genitali. A questo proposito il
Ministero della salute sta finanziando attività di ricerca per chiarire questi dubbi e fornire dati certi.
Recentemente sono
state condotte delle sperimentazioni anche sugli uomini ai quali è stato
somministrato il vaccino quadrivalente anti HPV. Questo si è dimostrato
efficace nella prevenzione delle infezioni da parte dei 4 genotipi 6, 11,16 e
18 e nella riduzione delle lesioni ano genitali. Resta però da valutare
l’efficacia del vaccino sul cancro del pene e l’eventuale necessità di estendere
la copertura vaccinale anche agli uomini.
Una certezza
permane:l’introduzione del vaccino contro HPV, secondo l’OMS, non deve indurre
a mutare atteggiamento nei confronti dello screening con il pap test che deve
continuare a essere offerto a tutte le donne di età compresa tra i 25 e 64 anni,
secondo le modalità previste a livello nazionale.
Nel prossimo
articolo parleremo dei mezzi che ha la donna per fare prevenzione e diagnosi a
partire dalle comuni infezioni vaginali, più blande, sino a tumori HPV
correlati ossia Pap test, tamponi vaginali e HPV test. Per qualsiasi dubbio
rivolgetevi a rubriche@dabitonto.com