«Occorre
contrastare con decisione gravi involuzioni, come accade, ad esempio, quando
vengono messe in discussione, sulla base di sconsiderate affermazioni, prive di
fondamento, vaccinazioni essenziali per estirpare malattie pericolose e per
evitare il ritorno di altre, debellate negli anni passati».
Lo ha affermato il Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, in occasione della
celebrazione al Quirinale della Giornata
Nazionale per la ricerca contro il cancro, alla presenza di moltissimi
ricercatori italiani, tra cui il bitontino Antonio
Moschetta.
Molte le scelte sbagliate che vengono fatte da genitori
e parenti «causate solo da ignoranza, si
negano ai figli o ad altri familiari cure indispensabili. O ancora quando ci si
affida a guaritori o a tecniche di cui è dimostrata scientificamente
l’inutilità», ha continuato il Capo di Stato.
Nella giornata della lotta contro il cancro Mattarella
ha lodato la decisione del governo di stanziare un fondo per nuovi farmaci. «L’accessibilità
alle cure è parte importante della coesione stessa di una società. Va
apprezzata la scelta di destinare un fondo
ai farmaci innovativi per la cura del cancro».
Le cure devono essere destinate a tutti: «Non
vi può essere alcuna discriminazione tra i malati. È indispensabile che i
progressi della scienza, delle terapie e delle tecniche diagnostiche vadano a
vantaggio di tutti, confermando quel principio di uguaglianza sancito dalla
Costituzione, senza che vi siano esclusioni o discriminazioni sulla base delle
condizioni economiche dei pazienti».
I risultati italiani sono incoraggianti e invitano a “procedere con passo più sicuro e veloce”. Il
dramma personale, famigliare, vissuto nel silenzio delle mura domestiche, può
essere illuminato dalla speranza, “lo
sconforto può essere trasformato in fiducia”.
Ma, in questo percorso, è fondamentale la prevenzione. «Nella lotta contro il cancro
rivestono grande importanza, accanto alle cure, ai farmaci, alle terapie, la prevenzione e la diagnosi precoce.
Bisogna compiere ogni sforzo perché la prevenzione
entri nel nostro costume e nei modi di vita. Bisogna diffondere la cultura della diagnosi precoce, rendendo
possibili screening di massa per le
patologie più ricorrenti e insidiose».
Ha poi
apprezzato il lavoro di chi segue i malati inguaribili o terminali: «È anche necessario combattere quella per
rendere più dignitosa la vita di chi deve convivere con la malattia. È una
straordinaria frontiera di umanità e di solidarietà, che esprime un contenuto
scientifico e medico di assoluto rilievo, come dimostrano le tante esperienze
che si stanno diffondendo sulle cure palliative, e che impegnano operatori di
primissima qualità e meravigliosi volontari».
Mattarella ha infine rivolto un ringraziamento ai
presenti e in generale a chi contribuisce al progresso della scienza: «Ai ricercatori italiani, nel nostro Paese e
nel mondo, va tutta la nostra grande riconoscenza. È opportuno ricordarlo
costantemente: investire nella ricerca è
sempre una scelta vincente, anche se il limite delle risorse non
consente di fare tutto ciò che sarebbe necessario ».
Al termine un
monito anche per i giornali e i media contro l’enorme dilagare di notizie false
(e pericolose): «Notizie infondate o campagne di
indicazioni sbagliate possono provocare comportamenti gravi e condizionare la
vita di persone sofferenti. Attenzione e
serietà devono essere massimi in materia di salute, pubblicare notizie senza adeguata verifica viola i principi basilari
dell’informazione. È necessaria
un’alleanza virtuosa tra scienza e mondo della comunicazione».