“Nessuna declaratoria dello stato di calamità per le gelate che hanno devastato l’agricoltura pugliese a febbraio e marzo 2018: non c’è traccia del provvedimento nel decreto legge Semplificazione, com’era stato invece annunciato e promesso dal Governo. Si tratta di un colpo basso non solo ai danni della nostra comunità agricola, ma dell’intera Puglia”. Così Domenico Damascelli, consigliere regionale di Forza Italia.
“È una batosta tremenda – aggiunge – che azzera la grande lotta degli agricoltori ormai in ginocchio. Ci sentiamo tutti traditi dalle istituzioni che, dopo essere state richiamate alle loro responsabilità, si erano impegnate a garantire misure concrete per risollevare il nostro settore primario, piegato da un cataclisma senza precedenti che ha divorato quasi l’intero raccolto. E mi riferisco sia al Governo regionale, perché se avesse provveduto a tempo debito a richiedere la declaratoria dello stato di calamità, non ci troveremmo in questo baratro, sia a quello nazionale che non ha mantenuto le promesse”.
“Nessun decreto, non un euro per le nostre aziende agricole, per gli operai fermi, per i frantoi chiusi. Siamo sconcertati e amareggiati, ma non ci sentiamo sconfitti. La nostra battaglia, iniziata già ad aprile 2018 a colpi di interrogazioni, mozioni, audizioni e iniziative sui territori al fianco del mondo agricolo, andrà avanti e sarà anzi più aspra, finché non avremo ottenuto giustizia”, conclude Damascelli.
“È una batosta tremenda – aggiunge – che azzera la grande lotta degli agricoltori ormai in ginocchio. Ci sentiamo tutti traditi dalle istituzioni che, dopo essere state richiamate alle loro responsabilità, si erano impegnate a garantire misure concrete per risollevare il nostro settore primario, piegato da un cataclisma senza precedenti che ha divorato quasi l’intero raccolto. E mi riferisco sia al Governo regionale, perché se avesse provveduto a tempo debito a richiedere la declaratoria dello stato di calamità, non ci troveremmo in questo baratro, sia a quello nazionale che non ha mantenuto le promesse”.
“Nessun decreto, non un euro per le nostre aziende agricole, per gli operai fermi, per i frantoi chiusi. Siamo sconcertati e amareggiati, ma non ci sentiamo sconfitti. La nostra battaglia, iniziata già ad aprile 2018 a colpi di interrogazioni, mozioni, audizioni e iniziative sui territori al fianco del mondo agricolo, andrà avanti e sarà anzi più aspra, finché non avremo ottenuto giustizia”, conclude Damascelli.