Dal Partito Democratico di Bitonto riceviamo e pubblichiamo.
La Festa dell’Unità 2019
In molti ci hanno fermato in questo fine settimana chiedendoci perché la Festa dell’Unità. Altri ancora rievocando i fasti del glorioso passato (il passato è sempre glorioso, facciamoci l’abitudine, il presente buio pesto) invocavano nostalgici i tempi dei chioschi intorno alla Villa Comunale, i grandi nomi nazionali ed effetti speciali. Pochi e molesti quelli che si sono limitati ad augurarci di farla finita per sempre. Ma in gran numero, per fortuna, quanti si sono complimentati con noi. Perché di questi tempi uscire di casa, sollevare le dita dalle tastiere e discutere in piazza di politica, senza paura d’esser presi a male parole dal primo esaltato che passa, è un atto d’eroismo, per ripetere le parole confidenziali e salutari del vicedirettore di Repubblica – Bari Piero Ricci. Perché questa esperienza possa avere una traccia scritta condivido questo commento, da cui potremo attingere spunti per impegni futuri.
Si parte il 20 settembre con la terza puntata del ciclo di audio letture de Il figlio del Secolo di A. Scurati sul Fascismo e sulla figura di Mussolini. Una riflessione necessaria resa ancor più stringente dagli eventi dell’ultimo anno. Il tutto a cura della prof.ssa Cecilia Petta, appassionata studiosa della storia politica del nostro Paese. Le audioletture continueranno al Circolo nelle prossime settimane.
A seguire il primo dibattito politico. Sul palco, col Segretario del Partito Democratico Francesco Brandi: Cosimo Bonasia, segretario di Iniziativa Democratica, Pino Maiorano, capogruppo in Consiglio, di Italia in Comune, Luca Matera, segretario del Partito Socialista Italiano e Mimmo Masciale segretario di Sinistra Italiana. Il tema “E se domani Bitonto?” proiettava gli invitati nel futuro amministrativo di questa città, ponendo tuttavia l’accento sul comune denominatore politico che abbiamo provato a definire come un socialismo moderno, liberale, istituzionale, egualitario, emancipatore. Utopia? Non proprio, stando a nobili esempi della storia delle città europee, come la Vienna degli anni ’20 del secolo scorso, presa come modello di città socialista per eccellenza. Si è trattato di un dibattito importantissimo per le sintonie avvertite tra gli interlocutori e i propositi di future collaborazioni emersi.
Ad impreziosire la serata il bel concerto della band I bambini di Vasco, che ha aperto la tre giorni ideata da Beppe Granieri a cui va il nostro ringraziamento per l’ottima direzione artistica, mentre i suoni della Festa in Villa sono stati curati dallo staff eccellente di Powersound.
Secondo giorno. Si parte col frizzante ritmo dei Giovani Democratici che hanno portato sul palco il cortometraggio di Vito Palmieri “Il mondiale in piazza” e ne hanno fatto un commento con il giovane protagonista Malik Cissè.
Si prosegue con il dibattito sull’autonomia regionale differenziata in collaborazione con il comitato cittadino No all’autonomia differenziata, qui rappresentato da Mimmo Masciale. Hanno dialogato, moderati da Cecilia Petta, Vincenzo De Robertis del Comitato Unità della Repubblica Terra di Bari e il Sindaco di Bitonto Michele Abbaticchio. Un interessante dibattito che ha ribadito da diverse prospettive le forti resistenze verso un progetto che dietro il nome di regionalismo differenziato cela l’interesse di una certa classe dirigente del nord di vedersi assegnare privilegi e superpremi del tutto immeritati.
A concludere la serata il bellissimo concerto dei Maltesi che ha riportato al pubblico bitontino i versi e le dolci melodie di Fabrizio De Andrè. È stato un onore per il Partito Democratico e un segno di elezione aver ascoltato e cantato col folto pubblico accorso anche dai comuni limitrofi la musica del cantautore genovese.
Ed eccoci arrivati al terzo e ultimo giorno.
Pronti via. Sotto un cielo grigio e umido, con qualche goccia di pioggia inizia il dibattito moderato dall’ottimo Piero Ricci di Repubblica Bari (altro orgoglio bitontino) avente per protagonisti il segretario regionale del Partito Democratico, Deputato Marco Lacarra, Domenico De Santis, consigliere del Presidente della Regione Puglia Michele Emiliano e Gaetano Cataldo di Sinistra Italiana. Titolo “La lunga estate italiana”. Ne sono emersi importanti spunti che certamente troveranno conferme o smentite nelle prossime settimane. L’onorevole Lacarra, renziano della prima ora, ha preso le distanze pubblicamente dal progetto di Renzi, costruito dal senatore toscano “per l’insofferenza ad esser secondo a chiunque”. Importanti rivelazioni sulle prossime elezioni Regionali in Puglia. Poco appetibili le primarie, specie se celebrate senza regole ferme e sorvegliate: si corre il rischio di fratture che gioverebbero solo alla destra, che pare non avere candidati credibili. Su Emiliano convergono le preferenze di tutti e laddove emergessero altre ipotesi per la presidenza della Regione (Elena Gentile per esempio) non ci sarebbe preclusione a discuterne ed eventualmente a prevedere ogni forma di coinvolgimento.
Ciò non significa che non si debba lavorare su una credibile piattaforma di programma che sappia dare le risposte che la nostra Regione merita e attende su diversi temi, quali la sanità o la conversione produttiva di Taranto, oppure il rapporto tra l’industria del turismo e la salvaguardia del paesaggio e dell’ambiente.
Ci aspetta insomma un autunno intenso, nel quale verificheremo la tenuta del governo PD – 5S, alla prova con la Finanziaria e le attese riforme di matrice progressista, ma anche le prime schermaglie elettorali in vista delle elezioni regionali in programma la prossima primavera.
La seconda parte della serata è stata ingentilita da un seguitissimo dibattito sul ruolo della donna nella famiglia nella società e nella politica a cura della Commissione Pari Opportunità del PD di Bitonto, coordinata da Angela Abbatantuono. Con lei, sul palco, Isa Acquaviva, Agnese Pastoressa, Angela Scolamacchia, Antonella Vaccaro e Lucianna Stigliani, presidente dell’associazione Genitori h24, che hanno portato le loro testimonianze dai rispettivi punti di osservazione. Ne è scaturito un dibattito molto interessante, ricco di suggerimenti per costruire un’agenda politico amministrativa in sintonia con i mutamenti della società.
A completare il quadro della terza e ultima serata, dopo l’attesa estrazione della lotteria della Festa, il concerto spettacolare della band La Zanzarita che ha regalato fino a tarda sera momenti di divertimento e trasporto con le note della musica napoletana secondo le reinterpretazioni di Renzo Arbore e la sua Orchestra Italiana, a cui gli Zanzarita offrono un pregevole tributo.
Un ringraziamento va ai militanti del Partito Democratico e dei Giovani Democratici che hanno reso possibile anche questa edizione della Festa. Senza il loro apporto di energia tempo ed entusiasmo non sarebbe stato possibile nulla di quello che abbiamo visto in Villa Comunale dal 20 al 22 settembre scorsi.