Felpa con cappuccio, passamontagna, occhiali da
sole, borsello, un modo di fare discreto ed educato ed un linguaggio normale, né troppo forbito e né
tantomeno dialettale.
L’identikit di un bravo ragazzo, all’apparenza, cela in realtà l’ultimo
protagonista della rapina di ieri pomeriggio, poco dopo le 16, presso il Centro
Radiologico Cacace in via Cantore, ad un tiro di schioppo da via Matteotti.
Il giovane è entrato nello studio medico ed ha puntato senza esitazioni la
segreteria, come fosse un normale paziente pronto a registrare il proprio
arrivo.
Ed invece, giunto dinanzi al suo obiettivo, ha estratto la pistola e ha
chiesto, con grande calma e garbo, ai dipendenti che gli fosse reso tutto l’incasso presente nella cassaforte.
Poco dopo, da una stanza attigua, è uscito anche il medico che impietrito dalla scena, e intimorito da una possibile reazione violenta dopo l’immediata minaccia
subita, ha fornito al rapinatore il proprio orologio ed altro denaro contante.
Il giovane rapinatore, raccolto il bottino di quasi mille euro, ha riposto la
pistola nel marsupio e si è allontanato, non prima di aver salutato con un
cordiale “buonasera” tutti i pazienti che aspettavano in sala d’attesa.
Sul posto sono intervenuti gli agenti del Commissariato di P.S., allertati
dalla segnalazione delle stesse vittime.
Attraverso le testimonianze dei presenti e le immagini di videosorveglianza del
locale, si cercherà di risalire all’educato giovane rapinatore autore del
colpo.