Il
dado è tratto anche questa volta. A Bitonto, per il terzo anno
consecutivo, non ci sarà alcuna ecotassa.
L’obiettivo,
stabilito a inizio giugno, era quello di evitare la stangata da
400mila euro e raggiungere la soglia del 36 per cento di raccolta
differenziata, perché si partiva dal 30,33 di novembre
(http://www.dabitonto.com/cronaca/r/no-ecotassa-2016-da-raggiungere-entro-il-30-giugno-il-36-per-cento-di-differenziata/9209.htm).
Missione
compiuta. Certo, i dati precisi non ci sono (c’è chi parla di 37 per
cento, chi addirittura di 38,5), ma è il risultato quello che conta.
“Bitonto
nel mese di giugno ha superato il 37% (dato da validare) di
differenziata – sottolinea
con orgoglio l’assessore all’Ambiente Domenico Incantalupo – pertanto
ha raggiunto e superato il +5% richiesto dalla Regione Puglia per non
aumentare l’ecotassa. Grazie a quei cittadini che si sono impegnati
oltremodo e alla ASV che con i suoi operatori e la loro straordinaria
abnegazione hanno consentito di raggiungere l’importante obiettivo”.
“Dagli
ultimi riscontri –evidenzia invece Vincenzo Castellano, amministratore unico
dell’Azienda servizi vari – mi
si dice che ci siamo attestati intorno al 38,5 per cento (dato da
verificare ancora) ma con un grande rimpianto: quello di non aver
potuto conferire diverse altre tonnellate di vetro e di legno perché
le relative piattaforme di ricezione dei suddetti prodotti
risultavano full! Cui prodest questa situazione?”.
Le
azioni messe in campo, dunque (lettera alle tante famiglie
inadempienti, incremento delle giornate dedicate alla raccolta
rifiuti ingombranti, anche quelli elettronici, sensibilizzazione alla
raccolta differenziata “pura”) hanno funzionato anche se,
confrontando i dati di giugno 2016 con quelli di un anno fa, la
percentuale è aumentata soltanto del 5-6 per cento.
Dodici
mesi fa, infatti, Bitonto ha evitato l’ecotassa attestandosi al 32,03
per cento, quest’anno al 37-38.
Nonostante
la vera a porta a porta iniziata a novembre nelle frazioni e nel
Centro storico.
Ora,
però, c’è da porsi un altro obiettivo.
Arrivare
celermente al 40 per cento, soglia che significherebbe evitare l’anno
prossimo la pantomima dell’ecotassa.