Oggi cari lettori,
vi presento una novità: l’attesissimo nuovo romanzo di Khaled Hosseini,
appartenente alla letteratura orientale uscito il 21 Giugno in contemporanea
mondiale.
L’ autore afgano
nel 2003 ha scatenato un successo e un vero e proprio caso editoriale con il
suo primo romanzo il “Cacciatori di aquiloni”, stampato in 70 paesi diversi con
23 milioni di copie vendute. La sua bravura e la sua capacità di toccare l’
animo dei lettori è stata dimostrata e riconfermata nel suo secondo capolavoro,
“Mille splendidi soli”edito nel 2007.
Riuscirà “E l’ eco
rispose”, suo ultimissimo libro a conquistare il suo attento e sensibile
pubblico?
Sin dalle prime
pagine siamo catapultati in un piccolo villaggio afgano, povero e misero ma
intriso di storia e di leggende che Sabur racconta ai suoi piccoli figli orfani
di madre, Pari e Abdullah prima di affrontare il viaggio a piedi verso Kabul:
viaggio che terminerà con una lacerazione che segnerà le loro vite per sempre.
Seguendo i vari personaggi e le ramificazioni delle loro vite, la storia si
dilata da Kabul a Parigi, a San Francisco passando per un’ isola greca con
descrizioni e passaggi commoventi intrisi di odore di vita, di sabbia del deserto e di sandali consumati dal tempo.
Anche in questo
racconto Hosseini dedica delle pagine alla figura femminile che domina con la
sa saggezza alcune scene trasformando il dolore e la sofferenza in forze
motrici e costruttive.
I veri protagonisti
sono i fratelli Pari e Abdullah: il loro amore reciproco, il loro prendersi cura
l’ uno dell’ altra e ahimè la loro separazione mai accettata da entrambi. Un
sentimento puro quello dei figli di Sabur che neanche la distanza potrà mai
cancellare “i ricordi dell’ infanzia rimangono attaccati alla mia camicia
come polvere”. L’autore sin dal
primo dei suoi libri ha spalancato una finestra sul deserto afgano, su quell’
estrema porzione di mondo. E’ stato come ricevere un dizionario sentimentale in
cui poter interpretare la visione del mondo di quelle persone viste soltanto da
lontano, con i loro occhi enormi e impauriti. Una narrativa dei sentimenti che
ha spalancato il cuore dei lettori in tutto il mondo, affamati da quelle storie
e commossi per lo spettacolo di devastazione che ha dato la guerra portando
miseria e arretratezza.
Vi lascio con la
prima citazione di questo toccante romanzo:
“Ben oltre le idee di giusto e di sbagliato
c’ è un campo. Ti aspetterò laggiù.”