Da Gaetano Vino, studente universitario di Mariotto, e Francesco Mitolo, pres. dell’ass. La Pulce Nell’Orecchio di Bitonto, riceviamo e pubblichiamo questa lettera indirizzata al sindaco Michele Abbaticchio ed al vicesindaco Rosa Calò.
“Ci rivolgiamo a Voi sicuri
di raccogliere in questa lettera i pensieri di tutte le persone di Bitonto,
Palombaio e Mariotto (e non solo) che hanno a cuore l’educazione dei propri
figli al miglior stile di vita possibile e sicuri della vostra sensibilità
verso tematiche fondamentali quali la vita, la libertà e l’ambiente.
Al giorno d’oggi si
svolgono ancora spettacoli con animali che oramai sono obsoleti, diseducativi e
oltremodo crudeli. Ci riferiamo in particolare ai circhi itineranti che
sfruttano gli animali (soprattutto quelli esotici come Giraffe, Leoni,
Elefanti, Zebre e altri) per intrattenere il pubblico e in particolar modo
all’iniziativa lodevole per l’attenzione posta verso le famiglie più disagiate
ma, a nostro avviso, discutibile per aver visto un accordo tra
l’amministrazione comunale e il Circo Rinaldo Orfei che fa parte di quella
categoria appena citata di circhi.
Con il passare degli anni la nostra cultura
ha portato la concezione dell’uomo ad animale superiore, migliore degli altri,
dimenticando che noi stessi facciamo parte di questo sistema ambiente
fragilissimo e delicato e che con la nostra superbia stiamo portando alla
rovina.
Mantenere in cattività animali, benché si possa fare il massimo per
rendere queste condizioni le migliori possibili, rappresenta solo un crudele ed
egoistico desiderio di precludergli la libertà.
Sono animali nati per vivere
selvaggi e gli addestramenti cui vengono sottoposti li segnano per il resto
della loro vita. Alcuni hanno anche tentato di fuggire, invano, e non appena
sono stati ricatturati sono stati soppressi perché “troppo aggressivi per stare
con gli umani”.
Ma chi tra questi animali ha mai chiesto di essere lì?
E il
messaggio che il circo passa agli occhi dei bambini qual è?
I bambini
percepiscono la loro felicità e divertimento nel venire ridicolizzati con
giochi stupidi, nell’essere frustati e quant’altro.
Aiutiamo il circo ad
evolversi con spettacoli senza animali, ma solo con artisti umani, dove chi
vuole offre il proprio corpo e le proprie abilità allo spettacolo, aboliamo il
circo che usa e sfrutta, per il godimento e divertimento umano, animali
innocenti e indifesi e sosteniamo i circhi che ci fanno ridere e sognare SOLO
con le capacità umane.
Tali ragionamenti sono
applicabili agli zoo, ai delfinari e ai parchi marini.
Continuiamo questa
piccola rivoluzione sull’onda dei tanti comuni italiani che hanno imposto
divieti con multe carissime ai circhi che sfruttano esseri viventi come noi,
capaci di soffrire, piangere e gioire come noi. Piano piano rendiamo il pianeta
Terra un posto migliore per tutti”.