Forse non basta essere laureati (brillantemente, tra l’altro) in lingue per capire che, d’improvviso, su un autobus di ritorno da Roma, se uno si mette a urlare parole poco comprensibili per molti, c’è qualcosa che non va.
Bisogna anche essere “svelti” di comprendonio, svegli, attenti.
E’ la disavventura per fortuna a lieto fine capitata a due nostri concittadini di ritorno dalla Città Eterna.
Durante il tragitto, fino a quel momento tranquillo, un passeggero s’è levato di scatto, è andato accanto all’autista ed ha preso a pregare in lingua inglese.
La giovane bitontina ha subito compreso le parole dell’invasato, che non promettevano nulla di buono: “Dio, perdonami per quello che sto per fare“.
Insomma, tutto faceva pensare a qualche gesto sconsiderato o, cosa più grave, ad un attentato terroristico.
Gelo e panico hanno cominciato a serpeggiare fra tutti i viaggiatori.
L’autista del bus, a Benevento, ha atteso l’arrivo della Polizia che ha portato via l’uomo mettendo fine a qualsiasi paura.
L’autobus ha ripreso quindi il suo tragitto senza altri sussulti.