Per la seconda ondata di contagi da Coronavirus, in semi-lockdown per un mese. Sarà in vigore da domani il nuovo Dpcm con misure nazionali più restrittive da adottare ma che sembra vadano incontro alle richieste presentate dalle Regioni.
È fatto obbligo sull’intero territorio nazionale di avere sempre con sé i dispositivi di protezione delle vie respiratorie (mascherine) nonché obbligo di indossarli nei luoghi al chiuso e in tutti i luoghi all’aperto – salvo che sia garantita in modo continuativo la condizione di isolamento rispetto a persone non conviventi.
Delle strade o piazze di centri urbani, dove si possono creare situazioni di assembramento, può essere disposta la chiusura al pubblico, dopo le ore 21. È fatta, comunque, salva la possibilità di accesso e deflusso agli esercizi legittimamente aperti e alle abitazioni private.
È fortemente raccomandato a tutte le persone fisiche di non spostarsi, con mezzi di trasporto pubblici o privati, salvo che per esigenze lavorative, di studio, per motivi di salute, per situazioni di necessità o per svolgere attività o usufruire di servizi non sospesi.
Bar e ristoranti aperti dalle 5 alle 18, anche la domenica e nei giorni festivi, con servizio ai tavoli da massimo quattro persone eccetto se si tratta di conviventi. L’asporto e il servizio a domicilio sono consentiti fino a mezzanotte, ma è vietato consumare cibi e bevande fuori dai locali e nelle vicinanze dopo le 18.
“È già pronto l’indennizzo per i settori più colpiti dalle chiusure -ha dichiarato, durante la conferenza stampa di ieri, il premier Conte-. I ristori arriveranno sui conti correnti degli interessati tramite bonifico dall’agenzia delle entrate”.
Inoltre, “Ci sarà un credito d’imposta per gli affitti commerciali per i mesi di ottobre e novembre e verrà cancellata la seconda rata Imu”.
Sono sospese le attività di palestre, piscine e impianti sciistici, ma sono consentite passeggiate e jogging all’aperto. Stop alle competizioni sportive non agonistiche, gli stadi tornano a porte chiuse. Chiusi cinema e teatri, aperti i musei.
Sono consentite le cerimonie religiose, ma sono vietate le feste che ne seguono. Stop alle sagre e fiere. Restano attive le attività commerciali al dettaglio, parrucchieri ed estetisti che rispettano le norme anti-contagio. Stop a sale gioco e scommesse.
L’attività didattica ed educativa per il primo ciclo di istruzione e i servizi educativi per l’infanzia si svolgeranno in presenza, mentre le istituzioni scolastiche secondarie di secondo grado dovranno incrementare la didattica digitale per una quota pari almeno al 75%.
Sono consentiti, infine, concorsi pubblici e privati.
L’intento è quello di scongiurare un lockdown generale. “Stiamo lavorando per continuare a rinforzare resilienza nostro sistema sanitario nazionale -ha concluso il premier- e coinvolgere medici di base rientra nei nostri obiettivi”.
Per la seconda ondata di contagi da Coronavirus, in semi-lockdown per un mese. Sarà in vigore da domani il nuovo Dpcm con misure nazionali più restrittive da adottare ma che sembra vadano incontro alle richieste presentate dalle Regioni.
È fatto obbligo sull’intero territorio nazionale di avere sempre con sé i dispositivi di protezione delle vie respiratorie (mascherine) nonché obbligo di indossarli nei luoghi al chiuso e in tutti i luoghi all’aperto – salvo che sia garantita in modo continuativo la condizione di isolamento rispetto a persone non conviventi.
Delle strade o piazze di centri urbani, dove si possono creare situazioni di assembramento, può essere disposta la chiusura al pubblico, dopo le ore 21. È fatta, comunque, salva la possibilità di accesso e deflusso agli esercizi legittimamente aperti e alle abitazioni private.
È fortemente raccomandato a tutte le persone fisiche di non spostarsi, con mezzi di trasporto pubblici o privati, salvo che per esigenze lavorative, di studio, per motivi di salute, per situazioni di necessità o per svolgere attività o usufruire di servizi non sospesi.
Bar e ristoranti aperti dalle 5 alle 18, anche la domenica e nei giorni festivi, con servizio ai tavoli da massimo quattro persone eccetto se si tratta di conviventi. L’asporto e il servizio a domicilio sono consentiti fino a mezzanotte, ma è vietato consumare cibi e bevande fuori dai locali e nelle vicinanze dopo le 18.
“È già pronto l’indennizzo per i settori più colpiti dalle chiusure -ha dichiarato, durante la conferenza stampa di ieri, il premier Conte-. I ristori arriveranno sui conti correnti degli interessati tramite bonifico dall’agenzia delle entrate”.
Inoltre, “Ci sarà un credito d’imposta per gli affitti commerciali per i mesi di ottobre e novembre e verrà cancellata la seconda rata Imu”.
Sono sospese le attività di palestre, piscine e impianti sciistici, ma sono consentite passeggiate e jogging all’aperto. Stop alle competizioni sportive non agonistiche, gli stadi tornano a porte chiuse. Chiusi cinema e teatri, aperti i musei.
Sono consentite le cerimonie religiose, ma sono vietate le feste che ne seguono. Stop alle sagre e fiere. Restano attive le attività commerciali al dettaglio, parrucchieri ed estetisti che rispettano le norme anti-contagio. Stop a sale gioco e scommesse.
L’attività didattica ed educativa per il primo ciclo di istruzione e i servizi educativi per l’infanzia si svolgeranno in presenza, mentre le istituzioni scolastiche secondarie di secondo grado dovranno incrementare la didattica digitale per una quota pari almeno al 75%.
Sono consentiti, infine, concorsi pubblici e privati.
L’intento è quello di scongiurare un lockdown generale. “Stiamo lavorando per continuare a rinforzare resilienza nostro sistema sanitario nazionale -ha concluso il premier- e coinvolgere medici di base rientra nei nostri obiettivi”.
Per la seconda ondata di contagi da Coronavirus, in semi-lockdown per un mese. Sarà in vigore da domani il nuovo Dpcm con misure nazionali più restrittive da adottare ma che sembra vadano incontro alle richieste presentate dalle Regioni.
È fatto obbligo sull’intero territorio nazionale di avere sempre con sé i dispositivi di protezione delle vie respiratorie (mascherine) nonché obbligo di indossarli nei luoghi al chiuso e in tutti i luoghi all’aperto – salvo che sia garantita in modo continuativo la condizione di isolamento rispetto a persone non conviventi.
Delle strade o piazze di centri urbani, dove si possono creare situazioni di assembramento, può essere disposta la chiusura al pubblico, dopo le ore 21. È fatta, comunque, salva la possibilità di accesso e deflusso agli esercizi legittimamente aperti e alle abitazioni private.
È fortemente raccomandato a tutte le persone fisiche di non spostarsi, con mezzi di trasporto pubblici o privati, salvo che per esigenze lavorative, di studio, per motivi di salute, per situazioni di necessità o per svolgere attività o usufruire di servizi non sospesi.
Bar e ristoranti aperti dalle 5 alle 18, anche la domenica e nei giorni festivi, con servizio ai tavoli da massimo quattro persone eccetto se si tratta di conviventi. L’asporto e il servizio a domicilio sono consentiti fino a mezzanotte, ma è vietato consumare cibi e bevande fuori dai locali e nelle vicinanze dopo le 18.
“È già pronto l’indennizzo per i settori più colpiti dalle chiusure -ha dichiarato, durante la conferenza stampa di ieri, il premier Conte-. I ristori arriveranno sui conti correnti degli interessati tramite bonifico dall’agenzia delle entrate”.
Inoltre, “Ci sarà un credito d’imposta per gli affitti commerciali per i mesi di ottobre e novembre e verrà cancellata la seconda rata Imu”.
Sono sospese le attività di palestre, piscine e impianti sciistici, ma sono consentite passeggiate e jogging all’aperto. Stop alle competizioni sportive non agonistiche, gli stadi tornano a porte chiuse. Chiusi cinema e teatri, aperti i musei.
Sono consentite le cerimonie religiose, ma sono vietate le feste che ne seguono. Stop alle sagre e fiere. Restano attive le attività commerciali al dettaglio, parrucchieri ed estetisti che rispettano le norme anti-contagio. Stop a sale gioco e scommesse.
L’attività didattica ed educativa per il primo ciclo di istruzione e i servizi educativi per l’infanzia si svolgeranno in presenza, mentre le istituzioni scolastiche secondarie di secondo grado dovranno incrementare la didattica digitale per una quota pari almeno al 75%.
Sono consentiti, infine, concorsi pubblici e privati.
L’intento è quello di scongiurare un lockdown generale. “Stiamo lavorando per continuare a rinforzare resilienza nostro sistema sanitario nazionale -ha concluso il premier- e coinvolgere medici di base rientra nei nostri obiettivi”.
Per la seconda ondata di contagi da Coronavirus, in semi-lockdown per un mese. Sarà in vigore da domani il nuovo Dpcm con misure nazionali più restrittive da adottare ma che sembra vadano incontro alle richieste presentate dalle Regioni.
È fatto obbligo sull’intero territorio nazionale di avere sempre con sé i dispositivi di protezione delle vie respiratorie (mascherine) nonché obbligo di indossarli nei luoghi al chiuso e in tutti i luoghi all’aperto – salvo che sia garantita in modo continuativo la condizione di isolamento rispetto a persone non conviventi.
Delle strade o piazze di centri urbani, dove si possono creare situazioni di assembramento, può essere disposta la chiusura al pubblico, dopo le ore 21. È fatta, comunque, salva la possibilità di accesso e deflusso agli esercizi legittimamente aperti e alle abitazioni private.
È fortemente raccomandato a tutte le persone fisiche di non spostarsi, con mezzi di trasporto pubblici o privati, salvo che per esigenze lavorative, di studio, per motivi di salute, per situazioni di necessità o per svolgere attività o usufruire di servizi non sospesi.
Bar e ristoranti aperti dalle 5 alle 18, anche la domenica e nei giorni festivi, con servizio ai tavoli da massimo quattro persone eccetto se si tratta di conviventi. L’asporto e il servizio a domicilio sono consentiti fino a mezzanotte, ma è vietato consumare cibi e bevande fuori dai locali e nelle vicinanze dopo le 18.
“È già pronto l’indennizzo per i settori più colpiti dalle chiusure -ha dichiarato, durante la conferenza stampa di ieri, il premier Conte-. I ristori arriveranno sui conti correnti degli interessati tramite bonifico dall’agenzia delle entrate”.
Inoltre, “Ci sarà un credito d’imposta per gli affitti commerciali per i mesi di ottobre e novembre e verrà cancellata la seconda rata Imu”.
Sono sospese le attività di palestre, piscine e impianti sciistici, ma sono consentite passeggiate e jogging all’aperto. Stop alle competizioni sportive non agonistiche, gli stadi tornano a porte chiuse. Chiusi cinema e teatri, aperti i musei.
Sono consentite le cerimonie religiose, ma sono vietate le feste che ne seguono. Stop alle sagre e fiere. Restano attive le attività commerciali al dettaglio, parrucchieri ed estetisti che rispettano le norme anti-contagio. Stop a sale gioco e scommesse.
L’attività didattica ed educativa per il primo ciclo di istruzione e i servizi educativi per l’infanzia si svolgeranno in presenza, mentre le istituzioni scolastiche secondarie di secondo grado dovranno incrementare la didattica digitale per una quota pari almeno al 75%.
Sono consentiti, infine, concorsi pubblici e privati.
L’intento è quello di scongiurare un lockdown generale. “Stiamo lavorando per continuare a rinforzare resilienza nostro sistema sanitario nazionale -ha concluso il premier- e coinvolgere medici di base rientra nei nostri obiettivi”.