Doveva essere il giorno dei chiarimenti e delle spiegazioni, ma ancora una volta si è trasformato in quello dei rinvii e del nulla di fatto. È andata deserta, ieri mattina, la seduta del Consiglio comunale, convocato per discutere – oltre che delle interrogazioni ed interpellanze, sempre importanti per evidenziare le problematiche della comunità e del territorio, ma troppo spesso sottovalutate e ignorate dagli organi competenti – in particolar modo dello statuto dell’ASV e del suo adeguamento al decreto legislativo n. 175/2016. A relazionare doveva essere l’assessore al Bilancio e alle Finanze, Domenico Nacci. Ma in aula erano presenti davvero pochissimi consiglieri comunali: a parte il presidente Vito Labianca, al primo appello c’erano solo l’ex grillino Dino Ciminiello e la forzista Carmela Rossiello. Ai tre, si è aggiunto alla seconda chiamata, Michelangelo Rucci (Governare il futuro).
I lavori non sono partiti perché l’argomento in questione non poteva essere trattato in quanto gli atti non sono stati depositati 48 ore prima del Consiglio, termine utile consentito.
«C’è una sciatteria in questa Amministrazione come mai vista prima – attacca Rossiello –. È incredibile non dare gli atti comunali per una seduta in tempo utile. E poi è da stigmatizzare il fatto che non si sia presentata la maggioranza ma fa ancora più specie che non si sia presentata neanche quella minoranza che attualmente continua a definirsi tale ma che nei fatti non mi sembra lo sia. È stato convocato un Consiglio che ci fa perdere una giornata di lavoro. E ora, dato che ci sarà l’esigenza di farlo rapidamente, sicuramente sarà convocato un Consiglio con urgenza (si vocifera già nella giornata di venerdì 1 giugno, ndr)».
Detto del Consiglio, resta però alta la tensione del dibattito politico locale sul tema ASV, soprattutto dopo la revoca immediata, richiesta dal Comune di Bitonto, di bandi pubblicati dall’azienda in merito alla ricerca di nuovo personale da mettere in graduatoria e selezionare. Avvisi pubblici, praticamente, dapprima pubblicati ma nel giro di poche ore magicamente scomparsi (leggi qui: https://bit.ly/2s5FqTB).
Proprio nella giornata di ieri, mentre andava deserta la seduta del Consiglio, le forze di coalizione della maggioranza intervenivano sulle testate online cittadine per difendere l’operato dell’Amministrazione e precisare che la richiesta di ritiro ha origine nella necessità di «effettuare specifiche verifiche in materia di vincoli assunzionali e di vincoli di finanza pubblica e di personale», e «per evitare aspettative occupazionali sproporzionate da parte di molti cittadini», ma assicurano che «i bandi ritirati saranno sostituiti da altre procedure, sempre in ossequio al profilo della massima trasparenza» (leggi qui: https://bit.ly/2xsODKO).
Spiegazioni e chiarimenti che non hanno convinto il consigliere comunale ed ex assessore al Bilancio, Michele Daucelli (Insieme per la città), che attraverso il suo profilo Facebook ha duramente criticato l’Amministrazione Abbaticchio, accusandola di non dire la verità: infatti, Daucelli evidenzia – riportando l’immagine dei verbali di un incontro organizzato dall’ASV in data 21 maggior – la presenza della vicesindaco Rosa Calò «ad una riunione sindacale dove all’ordine del giorno era previsto il bando».
Dunque, la querelle continua. E, con un Consiglio comunale ad hoc prima o poi alle porte, i termini della discussione politica resteranno alti.