Dopo mesi di attesa, una seduta
lunghissima e una diffida da parte della Prefettura di Bari, per non aver
rispettato il termine del 30 novembre, il consiglio comunale ha finalmente
approvato, nella seduta di lunedì, il Piano Esecutivo di Gestione 2013, strumento
di programmazione, a disposizione dell’amministrazione comunale, per stabilire ogni
anno, sulla base del bilancio, gli obiettivi principali del Comune e fornire ai
vari responsabili dei settori le risorse umane e finanziarie per poter
migliorare i servizi offerti ai cittadini.
“Non siamo riusciti a rispettare i
termini perché l’approvazione di aliquote e regolamenti
per l’Imu e per la Tares ci ha impegnati per lungo tempo, a causa dei continui
cambiamenti normativi” spiega Michele Abbaticchio ai nostri taccuini.
Ma quali sono le voci di spesa e di entrata presenti nel P.E.G. 2013?
Alla voce “Entrate” il Titolo 1, relativo alle entrate tributarie, prevede
entrate per 29228077,10 €, provenienti
da imposte per attività produttive, imposte generali e tasse varie.
6984278,11 € è la somma derivante da
contributi e trasferimenti dello Stato, della Regione, della Provincia e di
altri enti pubblici, anche in rapporto di funzioni pubbliche delegate.
Al Titolo 3, riguardante le entrate
extratributarie (proventi dei servizi dell’ente, proventi dei beni dell’ente,
interessi su partecipazioni e crediti, utili netti di aziende partecipate e
speciali, rimborsi diversi), sono elencati 2672100,00 €.
A 37540680,00 € ammontano le entrate
derivanti da alienazioni, trasferimenti di capitale e riscossioni di crediti.
Le somme derivanti da accensioni di
prestiti, invece, ammontano a 8251820,00 €, mentre quelle provenienti dalle
entrate da servizi per conto di terzi ammontano, infine, a 5064300,00 €.
Il totale generale della spesa comprende
funzioni generali di amministrazione, gestione e controllo, funzioni relative
alla giustizia, alla cultura e ai beni culturali, funzioni di polizia locale,
di istruzione pubblica, nei settori sportivo e ricreativo, turistico, viabilità
e trasporti, gestione del territorio e dell’ambiente, settore sociale, sviluppo
economico. Le spese correnti, ammontano a 37815854,21 €. Le spese in conto
capitale invece sono di 37540680,00 €. Le uscite per rimborsi e prestiti sono
di 9320421,00 € e, per concludere, di 5064300,00 € è la spesa per servizi per
conto di terzi.
“Possiamo
dire che abbiamo raggiunto il nostro obiettivo di non gravare ulteriormente sui
cittadini – commenta Michele Daucelli –Non
abbiamo aumentato l’addizionale Irpef, che colpisce i redditi delle persone
fisiche. L’intero consiglio si è impegnato per calibrare le tariffe in modo da
agevolare famiglie e imprese. L’Imu è rimasta più o meno invariata e sono state
introdotte esenzioni a chi concede in comodato d’uso gratuito un immobile ai
figli. L’aumento della Tares è stato in media del 25%, dato che sarebbe rimasto
invariato anche con la vecchia normativa sulla Tarsu”.