Il sindaco Michele
Abbaticchio ha convocato la conferenza stampa all’ora di pranzo, che il pericolo era bello che scampato.
Cos’aveva rischiato stavolta la nostra città?
D’essere sommersa da
rifiuti.
E non vogliamo adombrare alcuna metafora, che riguardi gli esseri
umani, stavolta.
Sì perché quando, dopo il primo giro di svuotamento dei cassonetti,
i mezzi dell’Azienda servizi vari si sono recati presso la discarica di
Giovinazzo a depositare il maleodorante raccolto, amara è stata la sorpresa.
La struttura era chiusa poiché aveva avuto indirettamente lo stop quella di Trani, dove, dopo il trattamento di biostabilizzazione,
sarebbe stato indirizzato parte dei rifiuti.
Prima emergenza, prima brutta
gatta da pelare per il nostro primo cittadino.
Presto seguita dalla seconda.
LaTersan Puglia si rifiuta di accogliere l’organico nostro per superamento dei
limiti contrattuali di conferimento.
La soglia è di 110 tonnellate mensili più
un 10% di tolleranza.
Bitonto, questo mese, ha fatto meglio.
Quindi, peggio agli occhi dei riceventi.
Il
guaio era che la Regione Puglia aveva fissato il 30 giugno come scadenza delle strutture
che accolgono le immondizie dei bacini. Sennonché ha posto pure il veto ai
comuni di fare investimenti prima dell’affidamento Aro (Ambito Rifiuti Ottimale), previsto per dicembre.
“Insomma,
è come perdere una partita restando in panchina”, ha detto sconsolato Abbaticchio.
Che d’amblé s’è rimboccato le maniche, ha ottenuto da via Capruzzi la
proroga per gli incentivi regionali per ridurre le tasse ed ha convintoGiorgino, responsabile dell’Ato (Ambito territoriale ottimale) Bat, a riaprire i battenti della cava tranese.
E,
così, dopo ore difficili, tutto è tornato nella normalità. Ed è ripresa la marcia
verso il +5%, che renderebbe il nostro Comune virtuoso nel risparmio.
Al termine dell’incontro con la stampa, l’assessore Mimmo Incantalupo ha colto l’occasione
per ringraziare tutte le associazioni di volontariato che stanno collaborando in
maniera egregia nella diffusione di una cultura ecologica in ottica raccolta
differenziata.
Ora, spetta alla comunità tutta fare la differenza…