RICEVIAMO E VOLENTIERI PUBBLICHIAMO
L’Unione Sportiva Bitonto Calcio
1921 con il presente comunicato stampa esprime tutto il proprio disappunto per
quanto si è verificato ieri nel corso della partita di campionato contro
l’A.C.D. Nardò.
Nonostante siano trascorse quasi
24 ore dall’epilogo della gara e dopo una notte di riflessione, la società non
può accettare di restare silente rispetto al comportamento del sig. De Tommaso
di Rieti.
Un comportamento sconcertante e
profondamente dannoso rispetto al giuoco del calcio e non solo verso la
compagine neroverde.
L’U.S. Bitonto fino ad oggi può
asserire di aver subito diversi “torti” arbitrali, ma sempre accettati nel
pieno rispetto dell’idea che l’arbitro è un essere umano e, come tale, può
sbagliare.
La società, proprio nell’ottica
di un indirizzo volto al fair play, ricorda che appena 8 giorni fa, nel corso
della partita svolta contro lo Sporting Altamura, i calciatori neroverdi hanno
AIUTATO l’arbitro a non sbagliare, dichiarando con onestà che un fallo subito
dal calciatore Loris Palazzo era avvenuto fuori area anziché in area, cosa che
avrebbe determinato un rigore a proprio favore, così come l’arbitro
inizialmente aveva indicato.
Un gesto più unico che raro
nell’ambito dell’intero panorama calcistico nazionale.
Ma ci si chiede come sia
possibile non notare che una ginocchiata in pieno volto subita dal giovane
calciatore Giuseppe Triozzi sia rimasta impunita dal sig. De Tommaso,
nonostante il volto del ragazzo fosse una maschera di sangue, col labbro
devastato e con l’ambulanza in campo…..
Ci si chiede come sia possibile
espellere il calciatore Nicola Roselli che stava solo facendo notare in maniera
reiterata il fatto che taluni falli fossero rimasti impuniti.
Non basta redarguire verbalmente
un atleta dopo soli 9 minuti di gioco?
Che bisogno c’è di ergersi a
protagonista del match?
Non si percepisce la frustrazione
di chi vede un proprio compagno trasportato d’urgenza in ospedale con
l’avversario reo del “fallaccio” rimasto invece in campo senza alcun
provvedimento arbitrale?
Ma, soprattutto, ci si chiede
come sia possibile espellere il calciatore Giulio Mastrolonardo dopo l’ennesimo
intervento scorretto subito e perchè chiedeva solo maggiore attenzione senza
profferir alcuna parola offensiva nei confronti del direttore di gara –
situazione visibile anche in circostanza di immagini televisive.
Ci sono delle situazioni di gioco
in cui dovrebbe essere il BUON SENSO a guidare chi si trova a dirigere partite
di un certo spessore agonistico, nel rispetto anche del pubblico pagante, che a
seguito di 2 espulsioni incomprensibili si è trovato a dover poi seguire una
farsa, più che una pseudo-partita di campionato.
Ed in tutto questo, la società
osserva come il pubblico bitontino, nonostante l’atteggiamento da protagonista ed
indisponente cui si è voluto ergere il sig. De Tommaso, è riuscito a mantenere
un comportamento civile, senza minimamente dar luogo ad episodi di violenza.
In casi simili, sarebbe opportuno
abbandonare il terreno di gioco, così da lasciare sul “palco” con un pallone in
mano che non rotola più chi crede di essere l’attore principale della commedia.
Invece, società e atleti
dell’U.S. Bitonto hanno deciso di proseguire l’impegno agonistico dando il
meglio di sé, nonostante tutte le palesi avversità che ricordavano la famosa Italia-Korea
del 2002 e l’arbitro Byron Moreno.
L’Unione Sportiva Bitonto Calcio
1921, alla luce di quanto sopra detto, si riserva di esporre le proprie ragioni
nelle opportune sedi, affinchè la domenica possano disputarsi vere partite di
calcio e non delle farse, a danno di chi con tanti sacrifici cerca di tenere in
vita una squadra di Eccellenza, di chi si allena tutta la settimana (dopo il
lavoro) per poter giocare serenamente la domenica e di chi paga il biglietto per
assistere ad un incontro sportivo e non ad un teatrino dell’assurdo.