Anche quest’anno, come l’anno scorso, e due anni fa, per l’Us Bitonto c’è sempre la solita sentenza: contro il Bisceglie in trasferta non si passa. E, cosa ancora più grave, neanche si segna.
E, giacché ci siamo, permetteteci la battuta: è sempre la solita (S)Ventura.
Già, perché basta un colpo di testa del numero 9 di casa – al 12esimo squillo stagionale – da calcio d’angolo a condannare i neroverdi, che cadono per la quinta volta in Campionato e dopo sei risultati utili consecutivi.
Al rigenerato “Francesco di Liddo”, angusto e piccolo impianto biscegliese, per i leoncelli va in scena quel classico pomeriggio più nero che verde, che troppe volte abbiamo visto lontano dal fortino amico – non a caso i ko sono arrivati tutti fuori – e nelle ultime settimane.
Che il Bitonto sia un po’ annebbiato rispetto a qualche mese fa, lo si sapeva, e ieri pomeriggio c’è stata una ulteriore conferma.
Con una prestazione sottotono data l’importanza della partita. Primo tempo con sì un maggior possesso palla, ma sterile, lento, prevedibile, poco movimento senza la sfera, nessun gioco sulle fasce, sciocchi errori in fase di impostazione e disimpegno.
Nella ripresa si è visto qualcosa di meglio, per fortuna. Corsie laterali maggiormente utilizzate, un giro palla un po’ più sostenuto, alcune situazioni pericolose, ma la realtà dei fatti è che Amoroso, portiere dell’Unione calcio Bisceglie, ha compiuto il primo intervento serio dopo 67′. Su un colpo di testa di Sisalli. Niente di trascendentale, insomma. Inutile per pareggiare. Troppo poco per pensare di vincere. Soprattutto se in attacco, nonostante Rana e Terrone, appari troppo leggerino…
Certo, era assente Gennaro Manzari, ma la sensazione è che troppi uomini chiave non stiano passando il loro migliore momento fisico e mentale. Per molteplici e diverse motivazioni. Lo dicono anche i numeri. Nelle prime sette partite del girone di ritorno, il bilancio è di 3 vittorie, 3 pareggi, 1 sconfitta. E sono sempre tre le gare in cui si è rimasti a secco di reti.
La partita. Per affrontare il recente passato, mister Girolamo Zinfollino cambia un po’ la squadra. Addario; Pagone, Camasta, Elia; Sisalli, De Santis, Giangaspero, Bonasia; Moscelli; Rana, Terrone.
L’andamento del match lo si intuisce fin da subito. I neroverdi tengono la palla, mentre il Bisceglie adotta la tattica del mordi e fuggi, con Ventura e Papagni a creare grattacapi.
Ed è proprio l’ex neroverde a provarci per primo, ma il suo pallonetto su Addario dopo 5′ è troppo alto. Ci riprova al 27′, ma il colpo di testa è facile preda per l’estremo difensore ospite. Il Bitonto si fa vedere nell’ultimo quarto di frazione, e squilla prima con un colpo di testa di Rana che finisce a lato per qualche centimetro, e poi con una bella azione personale dello stesso attaccante, che però angola troppo la conclusione.
Dagli spogliatoi rientra un altro leoncello. Un po’ più vivo e con più mordente rispetto ai primi 45′. Moscelli ci prova subito da fuori, ma senza fortuna, mentre sul fendente basso di Bonasia nessuno è pronto al tap-in vincente.
Poco dopo il quarto d’ora, però, è Ventura a colpire. Angolo dalla destra, la punta di casa vola di testa indisturbato in piena area e fulmina Addario, che un minuto prima era stato superlativo su Quacquarelli.
L’ex attaccante del Locorotondo è ancora letale contro i neroverdi. Come lo è stato all’andata. E l’anno scorso, sempre con una capocciata.
Feriti, Bonasia e compagni si gettano alla disperata ricerca del pareggio, ma gli spazi, già risicati prima, si fanno davvero quasi inesistenti.
L’occasione migliore capita sulla testa di Sisalli ben imbeccato da Moscelli, ma Amoroso dice di no. E a poco valgono cambi e le mischie nell’area biscegliese.
L’ultimo sussulto lo regala Modesto al 91′, ma il suo tiro cross sbagliato trova attento il portiere di casa.
Bitonto ko e superato in classifica dal Gallipoli, nuova capolista dell’Eccellenza pugliese con 42 punti, uno dei più dei neroverdi e del Fasano, che domenica si affronteranno al “Città degli Ulivi” in un match che promette scintille.
Le pagelle Addario 6,5; Pagone 6,5 – nonostante i problemi fisici, è di gran lunga il migliore dei suoi. È un classe ’98, ma non sbaglia un colpo in difesa e non di rado si spinge anche in attacco. Personalità – (Terrevoli sv), Camasta 6,5, Elia 5; Sisalli 6-, De Santis 5,5 (Piperis sv), Giangaspero 6,5 (Caprioli sv), Bonasia 6-; Moscelli 5,5 (Modesto sv); Rana 6, Terrone 5,5 (Mongiello sv).