“La proroga dell’acquisto dei buoni shopping? Per dare più tempo a quanti avranno modo di partecipare al bando, di approfittare anche dei saldi delle attività commerciali della nostra città”.
Cristina Lovascio, professione imprenditrice ed esperta di marketing e comunicazione, e da anni delegata di Confcommercio per la città di Bitonto, spiega i motivi che hanno spinto il Comune a prorogare fino al 31 gennaio (inizialmente, la possibilità di fare acquisti sarebbe scaduta domani) l’iniziativa “Un buono ti rende un dono”, con la quale da Palazzo Gentile hanno inteso dare una mano a coloro che stanno soffrendo la pandemia Covid 19 (clicca qui per articolo https://bit.ly/3qlL1Rq).
Decisione, quella della proroga, arrivata proprio dopo una nota firmata delle associazioni di categoria Confcommercio, Confesercenti e Confartigianato.
“L’iniziativa – spiega – è partita in ritardo rispetto agli acquisti natalizi e ci è sembrato giusto chiedere di compensare con una proroga per dare più tempo a quanti avranno modo di partecipare al bando di approfittare anche dei saldi delle attività commerciali della nostra città. Nasce per incentivare il commercio locale e tra chiusure, restrizioni e l’innegabile conseguente difficoltà economica in cui versano in molti, dopo un confronto con i colleghi della Confesercenti e Confartigianato, ci è sembrato opportuno chiedere una proroga”.
Impossibile, allo stato attuale, dire se siamo dinanzi a un flop o a un successo clamoroso. “I numeri si sapranno a bando aperto. Alcuni esercenti hanno avuto riscontro, altri meno. Pertanto immaginiamo nell’ interesse di tutti non sia che buona cosa dare qualche giorno in più per aderire all’ iniziativa visto che comunque il Comune ha stanziato dei fondi che potranno essere riutilizzati ad esclusivo vantaggio delle attività fisiche di Bitonto, Mariotto e Palombaio”.
Le fa eco Rocco Mangini, vicesindaco: “Non è possibile, ora, avere i dati – sottolinea -. A febbraio, quando si aprirà il bando, capiremo se c’è stata adesione, capiremo se i commercianti hanno aiutato a far andare bene il progetto, se i cittadini sapevano o non sapevano, e se volevano spendere o meno. E faremo tutte le valutazioni del caso”.