A dicembre 2016 era solo una “folle idea”. Oggi la candidatura di Bitonto a Capitale della Cultura è realtà.
La richiesta per il 2020, accettata dal Ministero ad inizio giugno, si è completata qualche giorno fa con un altro tassello: l’invio del dossier.
“Il Dossier è strutturato in 2 parti – spiega l’assessore al Marketing Territoriale, Rino Mangini, su facebook –. Nella prima parte abbiamo spiegato i motivi che ci hanno spinto alla candidatura, presentando un’analisi di quanto investito in cultura e turismo negli ultimi 20 anni. Una particolare enfasi è stata data al trend di crescita degli ultimi 5 anni, attraverso un racconto, qualitativo e quantitativo, degli assi principali del rilancio culturale della città.
Nella seconda parte abbiamo lanciato i grandi temi di sviluppo culturale e turistico della città. Abbiamo proposto una strategia di sviluppo inclusiva e partecipativa, puntando sulle eccellenze culturali, su servizi turistici moderni e innovativi, e su alcune progettualità nuove che vorremmo realizzare nei prossimi anni”.
Intanto, a sostegno della candidatura bitontina si sono schierati anche la Regione Puglia e la Città Metropolitana di Bari, partner del progetto.
I dossier verranno esaminati da una giuria di sette esperti di chiara fama nel settore della cultura, delle arti e della valorizzazione territoriale e turistica per selezionare entro il 15 di novembre le dieci città finaliste da invitare a un incontro di presentazione pubblica e approfondimento.
La Capitale Italiana della Cultura 2020 verrà scelta sulla base dei risultati di questi colloqui entro il 31 gennaio 2018.
Alla città vincitrice spetterà un contributo di un milione di euro e l’esclusione delle risorse investite nella realizzazione del progetto dal vincolo del patto di stabilità.
Leggi qui il dossier: https://issuu.com/assessoremangini/docs/dossier_ufficiale_di_candidatura_pr