Capita, spesso, di trovare nella cassetta sistemata sulla parete dell’androne del portone tanta posta indesiderata.
Volantini pubblicitari, calendari del nuovo anno, tristi bollette.
Insomma, più rogne che belle notizie.
Che sorpresa, però, l’altra mattina, per la signora che fra le buste bianche vi ha scorto un portafoglio.
Era del figlio che, durante la solita giornata fitta d’impegni, spesso non piacevoli, l’aveva smarrito chissà dove.
Con tutto quello che ne consegue: il pensiero non tanto ai danari perduti, comunque non pochi – e di questi tempi magrissimi, anche un euro è consolazione, soprattutto considerando chi non ne ha -, quanto ai documenti, tutti da rifare, una disdetta che proprio non ci voleva. E invece…
E invece nel breve volgere di poche ore, un bitontino, badando bene di restare anonimo, ha fatto recapitare alla madre dello sfortunato concittadino, presto divenuto fortunato, il portafoglio con tutte le banconote dentro, non una di meno.
L’onestà – che pensavamo d’aver perduto da lunga pezza, molto più di un portamonete – è ancora qui tra noi e vuole restare anonima per rimanere simbolica, cioè significativamente di tutti.
C’è ancora una speranza, quindi, per un domani migliore…