A Bitonto, la Festa patronale è giunta al termine e con essa anche la corona di eventi legata alla 36esima edizione del Corteo Storico.
È tempo, allora, di bilanci.
Ci sono state grandi novità quest’anno, nelle suddette programmazioni, che hanno emozionato i cittadini e i turisti, dalla danza aerea di Elisa Barucchieri al matrimonio del ‘700.
Bitonto sta crescendo soprattutto grazie a giovani menti che si adoperano affinché possa indossare il suo abito più bello che sia con le manifestazioni artistiche o con il rifacimento delle strade, per fare un esempio, che seppur lentamente sta procedendo.
Tuttavia, tante sono le note di demerito.
«Nella città di Bitonto manca –ci segnala un’attenta lettrice– una cosa fondamentale, il senso civico che si lega alla capacità di apprezzare il bello, di custodire il nostro patrimonio, dare il proprio contributo in qualcosa di costruttivo. Certo, potrebbe essere interpretato questo come un problema troppo aleatorio per alcuni o scontato o non primario».
A giudicare da quanto succede la soluzione al problema sembrerebbe molto lontana, quasi utopia. In realtà, «si potrebbe far molto se si partisse dalle cose più semplici come rispettare la fila ad un evento, come non è successo durante il Gran Ballo del ‘700 presso Palazzo Gentile dove i primi a non mantenere rigore, a spazientirsi e a pensare solo a dispensare giudizi privi di reali fondamenta sono stati i più grandi, proprio quelli che dovrebbero dar l’esempio a tutti».
Si parla di situazioni tipiche che si riscontrano durante importanti manifestazioni, di fronte alle quali alla maggior parte verrebbe da associarle a una poca predisposizione al bello, educazione e capacità di non fermarsi alle continue lamentele che offuscano solo la vista e la mente quando, invece, qualcosa a Bitonto sta succedendo ed in positivo.
«Posso fare tanti esempio a riguardo come far squillare il telefono e rispondere ad esso con annesse urla poco eleganti a due passi da attori impegnati in una pieces teatrale dopo che gli organizzatori hanno richiesto ordine e silenzio, creare scompiglio durante l’esibizione dei pistonieri al termine del corteo storico dopo le raccomandazioni e i reiterati avvisi sui forti rumori che si sarebbero sentiti».
«Oppure ancora giovani volti noti a Bitonto perché impegnati nel mondo del teatro che invece di godersi pieces di altri loro colleghi assistono ad esse solo per trovare un cavillo magari solo per pura invidia, senza soffermarsi al perché loro sono dall’altra parte di un palcoscenico».
Indimenticabile e triste anche «l’annotazione della prof.ssa Concetta Tota, presidente dell’Accademia della Battaglia, al termine del Corteo Storico, sul poco sostegno da parte del Comune per un’iniziativa storica, che porta turisti e che è la prima di cui ci si vanta in sede di campagna elettorale. Ma andiamo avanti, senso civico manca durante le feste e soprattutto nella vita quotidiana dai grandi rifiuti lasciati in città e in campagna alle mere proteste per un senso di marcia stradale da cambiare».
Bitonto sta crescendo e forse in pochi se ne stanno accorgendo e allora la riflessione è: «meritiamo davvero tanta bellezza? Partiamo dalle piccole cose, che ci siano più azioni costruttive. Niente è irrisolvibile o utopia».