C’è un
periodo della vita – che in realtà non si sa bene quando ha inizio e quando
finisce – in cui si festeggia qualsiasi cosa. Nota dolens? I 18 anni.
Credo di
essere stata (ad occhio e croce) almeno ad una quarantina di feste e oggi più
passano gli anni e più, con l’aumentare dei capelli bianchi, a turno ed in
maniera ciclica ci tocca l’arduo compito di criticare le nuove generazioni.
Per come si
divertono, per come ballano, per come si vestono e per quel che bevono e
assumono. Ma questi ragazzi li abbiamo mai ascoltati? Conosciamo quali sono le
loro più grandi paure?
Si muove su
questi grandi interrogativi lo spettacolo “Via
dell’Indipendenza – Zona a Tristezza Limitata” andato il scena lo scorso
weekend per ben quattro repliche sul palco del teatro “Traetta”.
Il progetto
“Dipendi da te – Il teatro contro tutte le forme di dipendenza”, ideato
dall’ambito sociale del Comune di
Bitonto e di Palo del Colle e
realizzato in collaborazione con Avviso
Pubblico, ha promosso il contrasto alle dipendenze attraverso l’attività
teatrale.
I cinquantadue
i ragazzi (delle 4 classi dei licei scientifico e classico, e degli istituti
tecnici industriale ed economico) selezionati dal Sert in base a sensibilità e
attitudini, sono stati assegnati a diversi laboratori che hanno portato alla
realizzazione finale dello spettacolo. Sono stati guidati da Alessandra Gaeta nella danza, Pino Maiorano e Anna Lacassia nel
canto, da Andrea Cramarossa e Gianna Borino per la dizione e la
lettura espressiva, da Nicola Veronella recitazione e regia teatrale, da Antonella
Gaeta nella scrittura creativa, da Saverio
Maggio per la scenografia, da Franco
Colamorea per la costumeria, Lara
Pellicano si è occupata di trucco e parrucco, da Michele Marrone, Giovanni
Albore e Fabio Fornelli per il
laboratorio di illuminotecnica e audio. Si è occupato della organizzazione e produzioneRemo Infante, della produzione
esecutiva Paky Fanelli e Francesca Guglielmi. Lisangela Sgobba è stato il loro tutor
artistico.
La regia è
stata affidata al regista bitontino Pippo
Mezzapesa e importante presenza per i ragazzi è stata quella dell’attrice Bianca Guaccero, che è stata il loro “grillo
parlante”, la voce della coscienza che cercava di smuovere gli animi, di ascoltarli
e porli dinanzi ad una scelta: l’indipendenza.
«Abbiamo lasciato che decidessero
tutto i ragazzi– commenta la prof. Sgobba -. Volevamo
tirare fuori quello che loro volevano raccontare: ne è venuto fuori un prodotto
in cui i giovani possono rispecchiarsi, conoscersi, sciogliere il magma
interiore che a quest’età è particolarmente presente».
«Il progetto è stato davvero
realizzato con tanto impegno – hanno commentato la dott.ssa Silvia Nascetti, direttrice scientifico, e Lilia Pesce direttrice dell’Agenzia
Formativa D.Anthea Onlus -. Siamo
state felici di lavorare con i ragazzi, con l’amministrazione e con i
professionisti che hanno guidato gli studenti: è nostra intenzione sottoporre
lo spettacolo all’attenzione della Regione Puglia».
Nota a margine. A parte tutte le dichiarazioni e ai nomi da grassettare, un applauso vero, grande, enorme, va ai ragazzi.