Due teste di capretto legate al cancello del suo residence e una scritta rossa, a caratteri cubitali: “Bacco-Masi via dal Foggia”.
Questo lo scenario che si è presentato ieri mattina dinanzi agli occhi di Pasquale Bacco.
“Erano le 8.10 – racconta l’amministratore delegato della Meleam – quando, uscendo dalla mia casa di Mariotto, mi sono accorto di essere stato vittima di un atto intimidatorio”.
“I capretti erano tutt’altro che putrefatti e la corda con cui erano legate le teste sembrava essere nuovissima” rivela Bacco.
Particolare non sfuggito neanche alla Polizia di Stato che ora indaga negli ambienti legati alla tifoseria calcistica foggiana.
Come si evince dalla scritta, infatti, il terribile gesto sarebbe stato compiuto per far desistere la Meleam dall’acquisizione del Foggia Calcio.
L’operazione, tentata dalla società bitontina qualche anno fa anche con il Bari, avrebbe portato la stessa ad investire, solo nell’immediato, più di un milione di euro.
“L’attacco psicologico è stato molto violento – confessa Pasquale Bacco –, ma io sono intenzionato ad andare avanti. L’amministrazione e l’ufficio legale però stanno facendo le dovute valutazioni”.
La riserva sarà sciolta martedì, termine ultimo per confermare o ritirare la proposta.