C’è chi si occuperà (ben 25 soggetti) di custodia e manutenzione del verde e delle aree mercatali di patrimonio pubblico, supportando i Servizi pubblici locali nella pulizia e igiene delle stesse. Altri (50 persone) che si occuperanno di assistenza del turista-cittadino nella fruizione dei beni comuni. Ci sarà pure qualcuno (altri 50 individui) che dovrà incentivare la cultura del differenziare, per riuscire a contenere i costi dell’indifferenziato, sempre più gravosi sulle tasche dei cittadini. E non mancheranno anche quelli (dieci) che se la vedranno con l’attivazione di lavori di pubblica utilità per la custodia e piccole manutenzioni del cimitero cittadino.
Sono, dunque, 135 percettori del Reddito di cittadinanza, che ben presto inizieranno i cosiddetti Progetti utili alla collettività (Puc), ossia tutte quelle attività, obbligatorie sia parte dei Comuni sia da chi li deve svolgere, di “titolarità dei Comune, utili alla collettività in ambito culturale, sociale, artistico, ambientale, formativo e di tutela dei beni comuni e da intendersi come attività di restituzione sociale per coloro che ricevono il beneficio del Rdc e rappresentano un’occasione di inclusione e di crescita per i beneficiari e per la collettività”.
E che erano previste fin dalla legge istitutiva del provvedimento, nel gennaio 2019. La Giunta comunale, qualche giorno fa, ha definito il tutto, dando il via libera ai progetti (saranno quattro: “Viviamo Bitonto”, “Facilitatori ecologici”, “La nostra storia”, e “Cittadinanza attiva”) dando il compito di monitoraggio, attuazione e coordinamento alla “Sanb” S.p.A, la società partecipata che si occupa della raccolta e smaltimento dei rifiuti.
Le maestranze saranno impiegate per almeno otto ore settimanali e fino a un massimo di 16 ore settimanali, a seguito di accordo tra le parti. Le attività previste – è bene ricordarlo – non sono in alcun modo assimilabili ad attività di lavoro subordinato o parasubordinato o autonomo e non sono sostitutive di quelle ordinarie. La mancata partecipazione ai progetti da parte dei beneficiari del Reddito di Cittadinanza comporta la decadenza dal beneficio.
Quando si inizierà? Una data ancora non c’è, anche se da gennaio i Puc presentati dal Comune sono stati caricati nella piattaforma del ministero del Lavoro e Politiche sociali, denominata Gepi.