Dall’Associazione Architetti Bitonto riceviamo e pubblichiamo.
“Lo scorso 30 marzo anche l’Associazione Architetti Bitonto ha partecipato all’incontro pubblico promosso dall’Amministrazione sul tema della riqualificazione delle periferie.
Il piano dell’Amministrazione prevede di valorizzare il quartiere 167 promuovendo una nuova gestione dei servizi e riattivando infrastrutture pubbliche esistenti ma inutilizzate, alcune delle quali già oggetto di progetti di riqualificazione.
Si parla nella fattispecie di sette luoghi diversi sparsi nella zona di espansione della città: la Villa Sylos, altrimenti nota come “Contessa”, il giardino Senatore Masciale, il Giardino di Traverso, Il campo di calcetto in Via Togliatti, il futuro orto sociale, la Casa della Musica, il mercato coperto.
L’intenzione dell’Amministrazione è quella di individuare un unico soggetto gestore per tutti e sette, anche per compensare l’ipotetica minore redditività di alcuni beni rispetto ad altri e rendere così appetibile la proposta all’investitore privato.
L’idea di un unico soggetto può essere considerata positiva se effettivamente produrrà una gestione integrata dei beni, concretamente capace di metterli in rete. Da questo punto di vista, anzi, l’associazione si spinge oltre, auspicando che, in un futuro non lontano, questa messa in rete possa tradursi fisicamente in un sistema ciclo-pedonale di connessione fra questi sette luoghi che contribuisca a ricucire un tessuto urbano per sua natura sfilacciato e offrendo così un’ulteriore occasione di riqualificazione.
Ma sono anche altri i contributi che l’Associazione vuole offrire in merito al programma presentato dall’Amministrazione.
Per quanto riguarda Villa Sylos, destinata ad accogliere attività ludico-ricreative a tema per i più piccoli, il sito non è da concepirsi come mero contenitore di servizi per il quartiere poiché, considerato il suo pregio, esso rientra nel novero delle risorse architettoniche del nostro territorio e potrebbe essere incluso in un sistema di fruizione su più larga scala.
In merito invece alla presunta minore redditività di alcuni beni, ovvero delle aree verdi adibite a parchi, per le quali la sola ipotesi considerata è l’installazione di chioschi bar, l’Associazione ritiene che questo limite possa essere superato se viene concessa la facoltà di arricchire questi parchi con strutture adibite ad attività sportive di tipo alternativo, e suggerisce in particolare l’ipotesi di uno “skate park” che di sicuro attirerebbe i sempre più numerosi giovani che praticano questa attività e che spesso sono costretti a farla in luoghi impropri e poco sicuri”.