L’altra mattina, mercoledì, nella Sala degli specchi di Palazzo Gentile, le protagoniste sono state loro. Le donne.
Sia quelle più giovani, le studentesse – in modo particolare quelle frequentanti l’Istituto tecnico-economico “Vitale Giordano”, sia quelle già affermate, che hanno deciso di affrontare la scatola cinese del mondo del lavoro investendo su loro stesse, diventando imprenditrici nel settore dell’artigianato.
Ebbene, le prime hanno incontrato le seconde il 24 maggio, grazie a una lodevole iniziativa voluta dalla Confartigianato bitontina (in modo particolare dal consulente Sapia Cariello), dal Comune di Bitonto, dalla fondazione “Antonio Laforgia” onlus, dal Banco credito cooperativo di Bari, e da Confartigianato donne impresa.
Tutto con lo scopo di far conoscere ad alcune allieve della scuola diretta da Arcangelo Fornelli – 14 ragazze della 3B accompagnate dalla professoressa Rosanna Perillo – i settori tecnico-scientifici applicati all’artigianato con l’esperienza diretta in aziende gestite da imprenditrici: “Antica Forneria” di Anna Antonino; “Oro Design” di Mariangela Montaruli; “Ursi Galleria”.
Le studentesse hanno potuto toccare con mano come si lavora in queste tre aziende, cosa abbia spinto le tre donne ad aprire queste attività, e cosa significa investire sulla propria persona, soprattutto si è parte del gentil sesso, e iniziare a orientarsi verso attività autonome.
Anche perché in Puglia, l’autoimprenditorialità femminile funziona, visto che sono già 88mila le imprese gestite da donne, e l’anno scorso sono aumentate di 300 unità rispetto a 12 mesi prima.
E nella giornata conclusiva di questo progetto – si chiama “Girl’s day- artigiane per un giorno” – che nasce negli Stati Uniti e poi è arrivato anche in Europa – mercoledì, appunto, le protagoniste hanno sottolineato i feedback dell’incontro sottolineando emozioni e cosa abbia voluto dire questa esperienza, che magari potrebbe anche trasformarsi in un partenariato per un’alternanza scuola-lavoro.