Quello che si è fatto, e tutto ciò che si vuole fare nel 2018.
L’unità del centrosinistra. Un unico candidato bitontino alle Elezioni politiche alle quali saremo chiamati tra tre mesi.
Il sindaco Michele Abbaticchio e il suo (buon) governo della città.
Michele Naglieri, da due mesi segretario cittadino del Partito democratico, ha scelto l’antivigilia di Natale per guardare e raccontare dei primi 60 giorni di lavoro, ma soprattutto per presentare un pizzico di agenda dell’anno che sta per arrivare. Tra impegni politici e amministrativi senz’altro, ma anche altro.
“Abbaticchio? Non è il nemico del Pd” Le parole iniziali sono per l’attuale inquilino di Palazzo Gentile, che entrambe le volte ha trionfato “costringendo” i democratici all’opposizione. “Michele Abbaticchio – ha scandito Naglieri – non è il nemico del Partito democratico. Sta governando, lo sta facendo anche bene, ma è chiaro che può fare e si può fare ancora meglio. Secondo il commercialista, per esempio, è ora che da Palazzo Gentile attivino lo sportello Suap, assente soltanto a Bitonto nell’hinterland barese, o sarebbe arrivato il momento di risolvere la (fastidiosa) questione di quei proprietari terrieri costretti a pagare Imu sulle zone H, destinata a uso ospedaliero e ad alcuni precisi servizi, ma mai partiti. O di smuovere le acque sulla zona C2 sulla via di Santo Spirito, la cosiddetta “Bitonto 2”. O di pensare, in modo diverso, via Matteotti e via Traetta.
E, sulla nomina di Christian Farella come nuovo membro dello staff del primo cittadino, risposta laconica: “A noi non interessa, sono problemi del sindaco”.
Tavole rotonde fatte e quelle da fare. Il commercialista riavvolge il nastro. Importanti gli incontri fatti sul Terzo settore e questione ambientale tra novembre e dicembre, ma sarebbe solo l’inizio.
“Entro metà gennaio – è la road map – ci sarà una tavola rotonda sulla Bolkenstein (la Legge di bilancio approvata dal Parlamento ha dato tempo fino a tutto il 2018 agli ambulanti di adeguarsi alle volontà dell’Unione europea, ndr), ed entro la fine dello stesso mese ci sarà anche un approfondimento sulla legge elettorale, organizzato dai Giovani democratici. Ma non mancheranno altri focus su questioni cruciali, e tra queste c’è sempre l’ambiente. Non è soltanto Sanb, Ferlive o rifiuti, ma è anche l’allungamento verso Bitonto della pista dell’aeroporto. Nessuno ne parla, ma come si interroga la nostra città su questo inquinamento acustico? A mio modesto parere, i Consigli comunali monotematici non servono a granché (a proposito, uno è in programma il 15 gennaio sulla Ferlive, e il Pd cittadino inviterà Antonio Decaro, sindaco di Bari, della Città metropolitana, e presidente Anci nazionale), perché vanno solo a rallentare quella che è la macchina amministrativa. Sulle grosse problematiche, vedi anche Maria Cristina di Savoia, sono più utili le tavole rotonde, gli incontri tra le segreterie di partito e mettere da parte le bacheche di Facebook”.
Unità centrosinistra? Work in progress. Naglieri, però, non perde di vista quelle che sono le due bussole del suo mandato.
Far riconnettere il Partito democratico alla città, dopo tre sonore batoste elettorali, e un impegno serio e concreto per l’unità del centrosinistra. Un percorso già avviato con un tavolo di qualche settimana fa. “Uno degli elementi positivi – sottolinea – è che il Partito democratico non è più visto come un nemico, e lo dimostra la presenza di molti esponenti di maggioranza alle nostre tavole rotonde. È chiaro che siamo agli inizi di un percorso, perché il fallimento del centrosinistra bitontino non è ideologico, ma dovuto a litigi tra persone. Abbiamo iniziato a confrontarci con gli altri partiti del centrosinistra su questioni prettamente amministrative, sui problemi della città, anche se dispiace se qualche lista civica veda questo cammino ancora con diffidenza.
Ai bitontini non interessa se il Pd entra o meno in maggioranza, ma soltanto se un centrosinistra unito sia in grado di far star meglio questa città”.
Candidato unico alle Politiche? Si, ma… Ma sono maturi, quindi, i tempi di un candidato unico bitontino di sponda centrosinistra alle Politiche 2018? “Mi hanno positivamente colpito le parole del sindaco di qualche giorno fa (per rileggere, clicca qui http://bit.ly/2AjOVkp), ma è necessario che questo lavoro lo facciano le segreterie politiche.
Ma anche qui bisogna chiarire alcuni aspetti. Deve essere una condivisione, e non vista come una forzatura da parte del Partito democratico perché non è assolutamente detto che il candidato deve essere un nostro tesserato, o che il nome lo debba fare questa segreteria. I nomi? Non ci sono, e nessuno li ha mai fatti”.
Già, ma come dovrebbe essere ipotetico unico candidato bitontino? Il segretario dem ha le sue preferenze: faccia nuova, e soprattutto non deve far necessariamente parte di quel cerchio magico che per 30 anni ha fatto la storia politica della città.