Il teatro è rivoluzione, deve esserlo soprattutto per le giovani generazioni che si affacciano al mondo del “qui e ora”, del “ciò che accade sotto i nostri occhi adesso” che diventa una emozione irripetibile.
«Gli spazi dedicati ai bambini diventano spunti di creatività, buoni esempi concreti – apre il sindaco Michele Abbaticchio -. Il cittadino risponde bene e lo fanno anche le numerose scuole di teatro, recitazione, danza, che accolgono l’eredità enorme del teatro degli “Adriani” che concentravano tutto questo».
Per questo anche quest’anno il Comune di Bitonto ha investito non in un teatro matinée che parlasse soltanto ai bambini e fosse una occasione per fare scuola in maniera diversa, ma per dedicare un pomeriggio alla famiglia.
«Il teatro in quanto antico incute un certo timore, però cerchiamo un pubblico chiassoso che, a luci spente, riesce a cogliere e ad interagire con la silenziosa magia dello spettacolo – commenta l’assessore al Marketing Territoriale, Rino Mangini -. Il “Traetta” ha, effettivamente, delle problematiche di usura ma viene utilizzato per 28 giorni al mese e non ci potremmo aspettare di meglio».
«Un tempo a Bari l’unico teatro che aveva a cuore il pubblico più giovane era il teatro di Pulcinella – dichiara Lino Manosperta, del Teatro Pubblico Pugliese -, né al TPP c’era un teatro per le famiglie come lo intendiamo noi oggi. Vanno premiate le amministrazioni che si occupano di educare il cittadino bambino dei prossimi 20 anni, perché su 52 teatri in Puglia, soltanto 30 fanno matinée e soltanto 10 fanno teatro per bambini e famiglie. Continuate, quindi, a difendere la democrazia della famiglia e dei bambini».
Novità di quest’anno sarà il percorso di laboratori con il pubblico e di incontro all’interno del foyer del teatro a cura della liberia Hamelin con Gianna Lomangino.
«Mi fa piacere che questa rassegna registri il sold out (forse perché l’unica gestita da un tecnico, ndr), ma sono certa sarebbe comunque un successo: è un dato di fatto che il teatro se arriva almeno ad una persona le si è cambiata la vita – precisa Elisabetta Tonon, direttore artistico delle “Domeniche a teatro” -. Ogni anno diventa una sfida a cercare sempre qualcosa in più, a cercare i lavori dei privati, delle compagnie, perché è grazie a loro se noi siamo qui a metter su un cartellone per famiglie».
Costi. La rassegna da gennaio a marzo è cosata al comune circa 7 mila euro.
Biglietti. I biglietti al pubblico costeranno 7,50€ in platea – 5€ sugli ordini.
Agevolazioni. Se si presentano 5 persone (di cui almeno 2 adulti), si pagano 4 biglietti
Date della rassegna.
5 Gennaio 2018
“Biancaneve, la vera storia” (C.R.E.S.T)
21 gennaio
“Gli innamorati – Burle d’amore in maschera” (Fattoria degli artisti)
4 febbraio
“Pippi calzelunghe e il pirata Barbanera” (Radicanto)
25 febbraio
“Ondina, la sirena bambina” (Animalenta)
11 marzo
“Schiaccianoci swing” (Bottega degli Apocrifi)
25 marzo
“Cappuccetto e il Lupo bianco” (Fiabrica)