È online, visitabile all’indirizzo www.puglialetteraria.it, Puglia Letteraria, il database che mappa l’industria letteraria pugliese, fornendo dati, informazioni, indirizzi di editori, biblioteche, archivi, festival culturali, fiere, centri di ricerca. Realizzata con il patrocinio del Cepell – Centro per il libro e la lettura e sviluppato dal Dipartimento di Studi Umanistici (DISUM) dell’Università degli Studi di Bari Aldo Moro, la piattaforma vuole rappresentare un primo passo di uno studio finalizzato a documentare gli ultimi sviluppi dell’industria letteraria pugliese. Rientra tra le azioni di Intervento cofinanziato dal Fondo di Sviluppo e Coesione 2007-2013 – APQ Ricerca Regione Puglia “Programma regionale a sostegno della specializzazione intelligente e della sostenibilità sociale ed ambientale – FutureInResearch”.
«È interattivo, e quindi in aggiornamento continuo, e vuole essere un archivio finalizzato non solo a scoprire la Puglia attraverso le sue manifestazioni culturali, ma anche a fornire una banca dati e a fungere da raccordo tra tutte le realtà che operano nel settore del libro. Chiunque può contribuire ad arricchirlo seguendo le indicazioni presenti sul sito» spiega il responsabile scientifico del progetto, Giorgio Nisini, scrittore, saggista e ricercatore di Letteratura italiana moderna e contemporanea nell’Ateneo barese, intervenuto alla presentazione, nella Biblioteca del Consiglio Regionale della Puglia.
«Sarà a disposizione non solo del mondo accademico – continua Nisini – ma di un pubblico eterogeneo: dal ricercatore al semplice lettore, passando per il turista interessato a conoscere i festival».
Sono state incluse nel database le case editrici, (cooperative, società, asociazioni) iscritte regolarmente alla camera di commercio, che hanno all’attivo la pubblicazione di almeno un romanzo nel 2016, che non sono specializzate in settori specifici, come ad esempio l’enogastronomia, il turismo, ma che fanno produzione letteraria in senso stretto. Include infine un’anagrafe delle biblioteche e degli archivi su suolo pugliese.
«Non esiste niente del genere in Puglia. Questo strumento si propone di far dialogare il mondo accademico con l’universo dell’editoria» conclude.
All’evento di presentazione ha partecipato anche Aldo Patruno, direttore del Dipartimento regionale Turismo, Economia della cultura e valorizzazione del territorio, che loda il progetto perché «persegue l’obiettivo di fare rete, in piena sintonia con quanto si auspica la Regione nelle sue linee guida».
«Un progetto complesso, che guarda il libro da più punti di vista: come merce e come bene culturale» spiega Mario Sechi del Dipartimento Studi Umanistici dell’Università Bari Aldo Moro: «La Puglia ha un notevole patrimonio letterario, che contribuisce a forgiare una sua identità. Ma questa identità deve essere studiata, approfondita. Questo deve essere il compito di studiosi, editori e anche politici. E questo strumento può aiutare in tal senso».