Anche
dal “Giuseppe Capozza” di Casarano, stadio quasi
impossibile da espugnare per chiunque (nessuno ci era riuscito
quest’anno, neanche Altamura e la capolista Cerignola) si sente forte
e riecheggia l’urlo bitontino.
Quello
del blitz firmato, ancora una volta, dalla coppia più bella della
serie A pugliese, Pietro Zotti e Gennaro Manzari.
Quello
del settimo successo consecutivo, il 19esimo in Campionato (tanti
quanti la capolista foggiana), il decimo in trasferta, e questo sì
che è un primato.
Quello
che rafforza il secondo posto in classifica (ora diventano 62 i punti
collezionati dopo 27 partite) e certifica, semmai ce ne fosse stato
bisogno, che il Bitonto è l’alternativa unica e vera ai battistrada
cerignolani, e avrebbe gli stessi loro diritti e meriti di salire in
serie D.
Perché
anche ieri pomeriggio, nel profondo Salento, la terribile manda di
mister Pasquale De Candia ha forgiato le armi che meglio conosce:
grande compattezza di squadra, attenzione sia tecnica che tattica,
una precisa idea di gioco (cambiando l’ordine degli addendi, il
risultato non cambia, perché ieri mancava mezza difesa titolare), un
cinismo da far paura, togliere l’iniziativa a chi si ha difronte.
E poi
ci sono i colpi geniali dei singoli. La solita punizione di Pietro
Zotti, che sale a quota 19 centri, e il consueto goal da rapace
d’aria di Gennaro Manzari, che invece ha fatto 18 in Campionato, 22
complessivi.
È il
fattore “M+Z”, come lo ha ribattezzato qualche media locale. Uno
spauracchio per tutti.
La
partita. La vicecapolista si
presenta con i cerotti in difesa, viste le assenze di Elia per
squalifica e Cantatore per infortunio. Davanti a Longo, allora,
giocano Campanella, Lorusso e Pagone, classe ’98. Per il resto ci
sono i soliti noti: Turitto, De Santis, Capriati, Bonasia; Zotti;
Manzari, Albrizio.
Dopo
una iniziale fase di studio (più fatta di calci e ammonizione che di
pallone vero), il Bitonto passa dopo un quarto d’ora. Zotti
usufruisce di un calcio piazzato appena fuori l’area di rigore. La
sua mattonella preferita, praticamente. Palla che supera la barriera,
e Casalino non può farci davvero nulla.
I
padroni di casa, ieri in completo bianco, si sentono feriti, provano
ad alzare il baricentro e al 39′ agguantano il pari con Antonio
Pignataro, il più lesto a ribadire in rete la parata di Longo su un
bel tiro da fuori.
Al
riposo è 1-1. Ma inizio di ripresa, i neroverdi piazzano il colpo
decisivo. È il 5′. Azione prolungata del Bitonto. De Santis mette
una palla al centro dell’area, Casalino smanaccia non benissimo sui
piedi di Turitto, che serve Manzari per una sfera solo da spingere in
rete.
I
ragazzi di Sportillo, questa volta, non riescono a riagguantare il
match, e anzi sono i leoncelli neroverdi a sfiorare in un paio di
circostanze la terza marcatura.
Ma
va bene così, per il colpo gobbo basta e avanza. Peccato, però, che
la capocciata di Altares al 90′ regali i tre punti anche al Cerignola
contro l’Altamura.
E
così, a tre gare dal termine, la corsa per la serie D è diventata
un avvincente testa a testa: Cerignola 64, Bitonto 62, Altamura 57,
Casarano 49.
E
la sfida a distanza continua domenica, per la giornata numero 28. Al
“Città degli Ulivi”
arriva il Vieste, sesta forza della Premier league pugliese.
Il
miglior allenamento per la supersfida al Monterisi di domenica 2
aprile.