In
principio c’è la paura che scorre lungo la schiena di Zotti e
compagni, con la bella punizione di Faccini che non lascia scampo a Longo.
Poi
c’è l’uragano Bitonto, e sono briciole per il Barletta: dapprima c’è
la sfortunata autorete di Monopoli, uno dei tanti ex del match, poi
la capocciata di Manzari e il rigore finale di Zotti.
Al
“Città degli Ulivi” è festa per i neroverdi, che con gli
ennesimi tre punti (adesso sono 59 dopo 26 partite, con la media di
2,26 punti a gara) centrano quattro obiettivi: battere per due volte
nella stessa stagione i barlettani, portare a sei le vittorie
consecutive (sono 18 in totale, il top insieme al Cerignola),
rafforzare il secondo posto in Classifica, presentarsi alla grande
per la sfida di domenica prossima sul campo del Casarano, ieri sì
sconfitto a Trani ma sempre quarta forza della serie A pugliese.
È
stato un Bitonto atre facce quello di ieri pomeriggio.
La
prima è quella al piccolo trotto, della troppa confusione lì
davanti – e che prende uno schiaffo dopo 20′.
La
seconda è quella più bella e straripante. Quella che in sette
minuti prima pareggia e poi ribalta il punteggio, mette in bellezza
tutto l’altissimo pacchetto offensivo e sul quale il Barletta nulla
può.
La
terza è quella più conservatore, va in scena per tutto il secondo
tempo, e serve a controllare il match e l’eventuale ritorno dei
Pizzulli boys. Fino a quando il rigore di Zotti non mette in ghiaccio
match e vittoria.
Il
sogno serie D (diretta), allora, prosegue senza sosta, e domenica
prossima è una delle fermate decisive. La 27esima: Casarano-Bitonto
e Cerignola-Altamura. Si affrontano le quattro grandi della Premier
League del tacco d’Italia.
La
partita. Dopo
tre mesi, Albrizio torna dal 1′ in attacco con Manzari, Mancini sostituisce lo squalificato Capriati e Lorusso prende il posto
dell’infortunato Cantatore.
Il
match non parte in modo scintillante, perché il Bitonto sbaglia
parecchio negli ultimi 16 metri, e il Barletta non è venuto
certamente a guardare.
E
al 22′ fa quello che non ti aspetti: passa in vantaggio. Bella
punizione da fuori di Faccini sulla quale Longo non riesce a opporsi.
Lo
svantaggio scatena i padroni di casa, che si riversano nella
metacampo ospite costringendoli alla difesa. Ma il punteggio è
ribaltato in sette minuti.
Al
31′ arriva il pareggio con una sfortunata autorete di Monopoli, che
si ritrova sul piede il cross di Campanella e beffa il portiere Moschetto.
Al
38′ c’è il vantaggio. Ancora traversone invitante di Campanella dalla destra, colpo di testa di Manzari ed estremo difensore
barlettano ancora battuto.
Per
l’ex attaccante di Trani, Locorotondo e Noicattaro sono 17 le reti in
Campionato, 21 complessive.
A
questo Bitonto accade davvero di tutto. Anche che il “Condor”,
che non eccelle in altezza, faccia goal di testa a due giganti come Monopoli e Digiorgio.
Al
the caldo è 2-1.
Nella
ripresa i ritmi si abbassano, e la vicecapolista controlla le sterili
sortite offensive barlettane. Ma non rinuncia ad attaccare, come
dimostra la rete sfiorata da Bonasia su calcio d’angolo calciato da
Zotti.
Ed
è proprio il terzino bitontino a procurarsi il rigore al 38′,
affossato poco prima di calciare a tu per tu con Moschetto.
Massima
punizione che Zotti non fallisce, portando a 18 le reti in
Campionato.
I
sussulti di Bitonto-Barletta finiscono qui. Poi sotto la tribuna a
ricevere l’abbraccio e l’omaggio dei tifosi, in un “Città
degli Ulivi”
che ha risposto alla grande all’appuntamento di gala.
Le
pagelle. Longo
6, Campanella
7,5 (già conoscevamo le sue doti da difensore, ieri si è trasformato
anche in uomo assist perché da due suoi cross arrivano i primi due
goal neroverdi), Lorusso 6, Elia 7; Turitto 6,5 (Roselli sv), De
Santis 6,5, Mancini 6,5, Bonasia 6; Zotti 6 (Modesto sv); Manzari 6,
Albrizio 5,5 (Terrone sv).
In
casa fanno 12. Il
Bitonto si conferma una macchina da goal inarrestabile tra le mura
amiche. Dopo lo 0-3 contro l’Altamura all’esordio l’11 settembre,
Zotti e compagni, infatti, hanno sempre fatto goal in casa, dove
vanno a segno da ben 12 partite consecutive. Non proprio
noccioline…