Ulteriori depotenziamenti in arrivo in nell’assistenza
sanitaria cittadina. È quanto denunciato dalle associazioni di volontariato,
con una nota del 29 settembre scorso, firmata dall’Ufficio di Presidenza delComitato Consultivo Misto ASL Bari, dall’associazione Arcobaleno Onlus di
Bitonto, attiva in prossimità per la
tutela della salute mentale e dalla Rete Organizzazioni Area Disabilità – ROAD
Bitonto, in cui si lamenta l’ulteriore depotenziamento e la sospensione in
questi giorni del servizio di Psicologia ASL Bari del Centro di Salute mentaledi Via Volta a Bitonto a danno, secondo i firmatari, dei fragili utenti della
nostra comunità. Secondo il documento, infatti, il grave disservizio sarà causato
dal pensionamento (avvenuto lo scorso mese) delle due dirigenti sanitarie psicologhe
in servizio presso il Centro di Salute Mentale – Area 3
(Bitonto/Palombaio/Mariotto, Palo del Colle, Modugno, Bitetto, Bitritto) e dalla
mancata previsione di sostituzione.
Il servizio si occupa di prevenzione, spiega
la nota, cura e riabilitazione, anche nell’ ambito dell’ inclusione
socio-lavorativa, attraverso interventi di diagnosi, consulenza e psicoterapia,
dei loro familiari, con prevenzione e gestione del disagio emotivo conseguente
la malattia, nonché assicurati i rapporti con enti esterni attivando processi
di promozione della salute, di sostegno a gruppi di volontariato sociale e a
gruppi di utenti nel percorso di riabilitazione territoriale e di lotta allo
stigma della malattia mentale.
L’Ufficio di Presidenza del Comitato Consultivo
Misto ASL Bari sta seguendo e denunciando questa situazione di grave disagio,
in collaborazione con la Rete di Organizzazioni Area Disabilità, chiedendo la
continuità del servizio erogato in prossimità, senza interruzioni né riduzioni,
e il mantenimento di tutte le prestazioni finora garantite all’utenza, la
condivisione preliminare delle progettualità estemporanee, programmi
assistenziali socio sanitari e dei servizi aggiuntivi erogati dal CSM nel
territorio di Bitonto a favore dell’utenza in carico, e infine la convocazione
di un incontro urgente presso il CSM Bitonto.
Tutto questo mentre, nei comuni limitrofi,
si discute la creazione di un nuovo Ospedale Unico di Primo Livello per
ospitare le utenze di Corato, Terlizzi e Giovinazzo e decongestionare gli
ospedali dove oggi si reca l’utenza.
Se ne discute oggi al Palasport Colombo di
Ruvo di Puglia, un incontro pubblico con il presidente della Regione PugliaMichele Emiliano, per discutere dell’iniziativa, nata dalla volontà di alcuni
medici ospedalieri, per evitare che un territorio enorme, con quasi 200mila
abitanti, rimanga sprovvisto di ospedali degni di questo nome, creando disagi
legati alla lontananza delle strutture sanitarie e al sovraffollamento di
quelle dove si riversa l’utenza (Andria o Bari-San Paolo), con conseguente
spreco di pubbliche risorse e cancellazione di vere e proprie eccellenze
sanitarie ancora presenti nel territorio. E dunque, con questa iniziativa, si
chiede di unire le loro professionalità per creare un grande ospedale del nord
barese, non importa dove, invece che tenere in vita tre piccole realtà. Obiettivo
dell’incontro è proprio la presentazione della proposta ad Emiliano.
Un progetto certo illuminato che, se attuato, potrebbe
portare benefici anche ai bitontini. Ma è diffuso il timore che la comunità di
Bitonto sia di nuovo tagliata fuori, depredata di risorse da parte del futuro
PTA a Terlizzi e abbandonata al congestionato San Paolo. Timori supportati da
anni di chiusure e depotenziamenti a nostre spese, nonostante le tante promesse
urlate nelle campagne elettorali.