Otranto-Us
Bitonto è davvero facile da raccontare.
E non
solo perché il punteggio finale è stato 0-0, ad occhiali, ma
soprattutto perché lo zero, il (quasi) nulla, ha prevato davvero su
tutti. Sui tiri dei padroni di casa, che restano ancora imbattuti in
Campionato e che a domicilio non hanno ancora subito reti. Su quelli
dei neroverdi, che sono quelli che ci hanno provato un po’ di più ma
con tiri da fuori per nulla pericolosi.
Sulle
emozioni, davvero da “Chi l’ha visto?”, e sui momenti
davvero vibranti di questo primo pomeriggio calcistico d’ottobre.
E zero
è anche il voto all’impianto della città salentina, il “Pasquale
Nachira”, sì in erba sintetica ma forse un po’ troppo piccino
Cosa
salvare, allora, della scialba partita di ieri? In realtà un bel po’
di cose. Il terzo risultato utile consecutivo per i ragazzi di mister
De Candia, ancora nelle parti nobili della classifica. La terza gara
di fila senza subire reti. Sinonimo di una difesa, un equilibrio e
una fase difensiva per nulla malvagi. Gli ottimi esordi del neo
arrivato Lavopa, gettato subito nella mischia dal 1′ e dell’underAdige, che ha fatto quel che ha potuto.
La
partita. Il
coach bitontino cambia qualche pezzo ma non modifica di una virgola
il suo credo tattico: avanti con il 3-4-2-1 con Longo; Campanella,
Cantatore, Bonasia; Lavopa, De Santis, Capriati, Modesto; Zotti,
Adige; Manzari.
Il
primo tempo è tutto nella punizione di Pietro Zotti al minuto 37′,
ma la sfera neanche arriva a Caroppo perché è respinta dalla
barriera.
E
anche nella ripresa si dorme, nonostante un buon tentativo di capitan
Modesto e il gol stile ping pong sfiorato da Terrone ai titoli di
coda.
Tutto
qui. Le trasmissioni da Otranto sono davvero piatte. Si sarà
divertito sicuramente di più chi, nel bellissimo castello del Comune
più orientale d’Italia, ha visitato la meravigliosa mostra di Steve
Mc Curry.
Con
questo punticino, tutto fieno in cascina, il Bitonto sale a quota 7,
e non può lamentarsi.
Domenica,
però, nello scontro casalingo contro il Bisceglie, si deve fare di
più e meglio. Ma prima c’è da pensare al secondo turno di Coppa
Italia, giovedì pomeriggio a san Pio. Chi è l’avversario? Sempre il
Bisceglie, perché il destino a volte gioca brutti scherzi.