Una battaglia
sportiva lunga 97 interminabili minuti. Ma alla fine sorride l’Omnia Bitonto,
che conquista la sua prima storica finale di una Coppa.
All’”Azzurri
d’Italia” di Castellana Grotte, nella terza giornata del triangolare A di
semifinale, è 1-1 col Trulli e Grotte, risultato che
qualifica gli omniani – grazie alla miglior differenza reti – all’ultimo atto
di Coppa Puglia, competizione riservata alle squadre di Prima e Seconda Categoria.Giovedì 21 aprile l’Omnia Bitonto
affronterà il Trio Surbo Calcio(squadra però col titolo sportivo del Pezze) nella finalissima, per provare
così ad alzare al cielo il suo primo trofeo in appena otto anni di vita.
Ma quanta
sofferenza nella semifinale di Castellana Grotte: i padroni di casa giocano una
gran partita e mettono in difficoltà i bitontini che, complici anche alcuni
episodi sfortunati, rischiano grosso fino all’ultimo. Complimenti al Trulli e
Grotte, ben condotto da mister
Vitantonio Sgobba, ma in finale ci va il suo allievo Benny Costantino.
La
partita. Gran caldo e clima delle grandi partite,
vista l’enorme posta in palio. All’”Azzurri d’Italia” si sfidano le prime della
classe dei gironi A e B di Prima Categoria. L’Omnia arriva a Castellana Grotte
con un piccolo ma importantissimo vantaggio: un gol in più rifilato all’Herdonia
– terza squadra del girone di semifinale – rispetto al Trulli e Grotte, che
significa miglior differenza reti e dunque la possibilità di avere due
risultati su tre a disposizione. Mister
Benny Costantino non guarda alla doppia possibilità a suo favore e punta
tutto sui suoi tenori, per provare a strappare il pass per la finale: out
solamente Verrelli, Lamura e Loseto, recuperati Minenna e Schirone (entrambi in
panchina), nel 4-3-1-2 iniziale eccoLegrottaglie tra i pali; linea di
difesa con Corcelli e Frappampina esterni, Ciardi e Cioffi centrali; Francesco
Tenzone vertice basso a centrocampo, affiancato da capitan De Santis e Gernone; Alfredo Tenzonedietro le due punte, Petruzzella e Anaclerio.
Pronti via e Omnia
Bitonto che prova subito a fare la partita, creandosi un paio di buone
occasioni nel primo quarto d’ora di gioco: Petruzzella, da sinistra, vede
l’inserimento in area di Anaclerio, tocco sotto da posizione defilata e palla
che attraverso tutto lo specchio e si spegne sul fondo; Alfredo Tenzone lancia
Petruzzella in profondità ma la conclusione dal limite non inquadra la porta.
Dopo un buon avvio,
l’intensità degli omniani cala, e salgono in cattedra i padroni di casa, che
alzano i ritmi, sono dinamici e ben messi tatticamente in campo: la coppia
centrale Vinci – Mastronardi tiene a bada Petruzzella e costringe Anaclerio e
Alfredo Tenzone ad arretrare il loro raggio d’azione; Giardino onnipresente
catalizza tutti i palloni della sua squadra; Recchia e Gentile nel mezzo
combattono come due forsennati e il duo Terrafino – D’Addato punge sulle corsie
laterali offensive. Insomma, ne esce per l’Omnia Bitonto una partita spigolosa,
di grande corsa e sacrificio. E anche di rischi, perché nell’ultimo quarto
d’ora del primo tempo è il Trulli e Grotte ad andare più volte vicino al
vantaggio.
Alla mezzora,
punizione velenosa di Giardino dalla sinistra, palla che attraversa tutta lo
specchio ma termina sul fondo. Tre minuti, e prodezza di Legrottaglie, che
ipnotizza D’Addato, servito a tu per tu col portiere ospite da una imbucata di
Semeraro. Dal corner, direttamente dalla bandierina, ancora D’Addato prova a
sorprendere Legrottaglie sul primo palo, ma l’estremo difensore sventa la
minaccia in maniera reattiva.
Reazione Omnia in
un momento comunque positivo per il TeG: 35’, azione d’angolo, cross teso al
centro di Alfredo Tenzone dal fondo sinistro, sul secondo palo irrompe Ciardi,
conclusione a botta sicura alta sopra la traversa.
Ci prova sempre il
solito D’Addato, che si libera al limite e costringe Legrottaglie a distendersi
e deviare in angolo.
Poco dopo, tegola per
i bitontini: Legrottaglie, fino a quel momento protagonista assoluto, cade male
sul piede sinistro durante un’uscita. Sostituzione, entra Cervelli al suo posto ma, per la regola degli “under” in campo,
spazio anche a Naglieri per Cioffi.
Doppio cambio che sballa i piani di mister Costantino, e complica il cammino
omniano, con ancora ben 50 minuti di gioco. Ma il primo tempo si chiude sullo
0-0.
Nella ripresa
l’Omnia Bitonto è più in partita, anche perché i padroni di casa, col passare
dei minuti, calano vistosamente, affidandosi esclusivamente alle palle lunghe.
I bitontini crescono e prendono praticamente il pallino del gioco in mano. Le
occasioni pian piano arrivano col passare dei minuti: ci provano Gernone
(girata in area, debole), Alfredo Tenzone (conclusione centrale dal limite,
bloccata comodamente dal portiere di casa Ventrella), Petruzzella (alto sopra
la traversa, poco fuori l’area) e De Santis (conclusione a sorpresa da destra
che sorvola la traversa). Ancora il capitano omniano ha la grande occasione del
vantaggio, al 71’: si libera bene al limite dell’area, in posizione centrale,
ma la sua conclusione viene sventata da Ventrella in due tempi.
Momento positivo
per l’Omnia, che inizia ad annusare l’odore del gol, con il quale sta flirtando
già da diversi minuti. Nel frattempo, mister Costantino decide di fare il suo
terzo ed ultimo cambio, inserendo Minennaper Anaclerio, ponendo così i suoi in campo con un atteggiamento tattico più
solido e guardingo.
Al 79’ la svolta: Alfredo Tenzone scatta
sul filo del fuorigioco, ma in netta posizione regolare, se ne va sulla sinistra,
dal fondo cross arretrato per Petruzzella, bravo a staccarsi dalla marcatura
dei difensori centrali, girata poderosa al volo e palla in rete: è lo 0-1, che avvicina i bitontini verso la
finale. Implacabile bomber Sasà “Pedro” Petruzzella, che corre a festeggiare la
rete, assieme a tutta la squadra, con Cioffi, sacrificato nel primo tempo.
Gli omniani hanno
in pugno partita e qualificazione, anche perché difensivamente bene si
esprimono ed in contropiede hanno a disposizione praterie per far male, ma
alcune imprecisioni non portano a sfruttare le tante potenziali occasioni. Ed
ecco che all’87’ arriva l’espulsione
di Gernone – per doppia ammonizione
– a complicare i piani negli ultimi minuti. Che diventato di autentica sofferenza
pura.
L’Omnia in dieci
subisce il forcing disperato del Trulli e Grotte, nei cinque minuti di
recupero: al 91’, Cervelli esce in
area di rigore ma si scontra con Convertini. Per l’arbitro tarantino Salvo è
rigore: dal dischetto Giardinotrasforma con tanto di “cucchiaio”. È l’1-1.
Il recupero si allunga, la partita si protrae fino al 97’, ma senza grosse
altre occasioni da segnalare.
Nonostante la
sofferenza e qualche sfortunato episodio, l’Omnia Bitonto esce indenne da
Castellana Grotte ed arriva in finale di Coppa Puglia: il secondo pareggio
stagionale (1-1 come a Spinazzola in Campionato) è più che sufficiente e vale
l’accesso alla finalissima del 21 aprile. Una grandissima soddisfazione, che
corona un viaggio lungo ben 10 partite nella competizione. Ora, tre settimane
dividono gli omniani dalla sfida col Pezze / Surbo (luogo e ora da definire),
ma un primo grande traguardo è stato raggiunto in questa stagione. Il lavoro di
questi mesi inizia a tramutarsi in risultati: dopo la conquista della finale,
però, c’è da vincere matematicamente il campionato. Domenica sul campo del Barium (ore 16) basterà una vittoria
per festeggiare la prima storia promozione in Promozione. E sarebbe bello che a
Bitritto ci sia una pacifica invasione di tutti quei bitontini – e non –, che
stanno seguendo le vicissitudini omniane sempre più numerosi.
La
voce dagli spogliatoi. Provato ma inevitabilmente
soddisfatto mister Benny Costantino,
il condottiero che ha portato per la prima volta l’Omnia in una finale di
Coppa.
«Siamo
riusciti a raggiungere un nostro obiettivo. Sulla partita molto meglio di noi a
livello tecnico, ma ci siamo fatti trovare impreparati a livello fisico e di
determinazione, dove loro hanno sopperito alla grande. Ed è stata la prima
volta che ho avuto la sensazione dalla panchina di rischiare di perdere la
partita, anche al 95’, quando loro ci hanno sempre creduto, buttandosi tutti in
avanti, mentre noi eravamo in emergenza, con un uomo in meno. Oggi un grande
traguardo ma bravi ai ragazzi, che lo hanno raggiunto nonostante la sofferenza.
Sull’episodio dell’infortunio a Legrottaglie e il conseguente doppio cambio, ho
dovuto prendere una decisione in pochissimi secondi, a mente fredda avrei
potuto fare anche altro ma è un momento che comunque mi aiuterà a crescere come
allenatore. Oggi si sentiva molto il caldo, la nostra squadra è più strutturata
fisicamente e ha sofferto, mentre loro sono più piccolini e rapidi e ci hanno
messo in difficoltà. Con mister Sgobba è sembrata una partita a scacchi,
entrambe le squadre si conoscevano, si son viste, volevano passare entrambe il
turno, ho avuto io questa fortuna ma mi auguro davvero di ritrovarlo in
Promozione».