Dal direttore generale degli affari legali COSINT, l’avvocato Donatella Convertini, riceviamo e pubblichiamo.
Formulo la presente in nome e per conto del Comandante Generale Gen.C.A.(r.o.) Alessandro DellaPosta e di tutta l’associazione Cosint per ribadire quanto già precedentemente affermato nei vari comunicati stampa dalla scrivente redatti, e contestare tutto quello che ha scritto l’associazione Bitonto in Movimento in data 21.03.2016.
Si precisa e ulteriormente si ribadisce che non si tratta di due associazioni che si contendono la titolarità ma di una sola associazione, avente sede legale al museo del Risorgimento di Mentana (ROMA), con intestazione di codice fiscale al rappresentante legale Alessandro della Posta, ed il logo, marchio registrato al Ministero dello Sviluppo ufficio Marchi e Brevetti poiché l’associazione Cosint è stata clonata da soggetto determinato ed identificato, ci stiamo tutelando nelle sedi opportune, poiché sono state sporte numerose denunce dal rappresentante legale Alessandro Della Posta a colui il quale ci ha clonati.
Per non tediare chi legge si rinvia per tutte le spiegazioni al comunicato precedenti sulla testata on line Da Bitonto.
Quello che apprendiamo con stupore e che apprendiamo sul giornale Bitonto live in data 20 marzo 2016 è quanto sostiene e scrive l’associazione Bitonto in Movimento, ovvero che il Comando di Polizia Municipale emetteva in data 9 febbraio 2015 un comunicato con Prot. Gen. 5401/2015, con il quale la Polizia Municipale dichiarava di sospendere ogni rapporto con l’una e l’altra struttura,comunicando altresì il divieto di utilizzare gli uffici della Polizia Municipale per riunioni e selezione del personale.
POSSIBILE CHE UN SIFFATTO COMUNICATO VENIVA NOTIZIATO ESCLUSIVAMENTE A TUTTE LE ISTITUZIONI BITONTINE E NON È MAI GIUNTO AL RESPONSABILE REGIONALE DEI COSINT, O AL COMANDO GENERALE?NÉ MENO CHE MAI È GIUNTA COMUNICAZIONE ALL’ASSOCIAZIONE COSINT CIRCA IL DIVIETO ASSOLUTO DI UTILIZZARE GLI UFFICI DELLA POLIZIA MUNICIPALE PER RIUNIONI E SELEZIONI, ATTESO CHE TALI UFFICI VENIVANO UTILIZZATI ESCLUSIVAMENTE DALL’ASSOCIAZIONE CHE CI HA CLONATI PRIMA DI CONFLUIRE IN ALTRA ASSOCIAZIONE. POSSIBILE CHE DI TALE COMUNICATO NE APPRENDIAMO L’ESISTENZA DAL GIORNALE ON LINE BITONTO LIVE A SEGUITO DI COMUNICATO DELL’ASSOCIAZIONE BITONTO IN MOVIMENTO?
Come si può negare ad un’associazione attiva su tutto il territorio nazionale ed internazionale con aiuti umanitari e vari servizi di collaborazioni con le polizie locali, che opera per lo più gratuitamente la presenza sul territorio bitontino? Ribadisco senza una previa comunicazione?Tanto è vero che i Cosint in data 10.07.2015 erano presenti sul territorio di Bitonto in occasione della manifestazione Milano Taranto delle moto d’epoca. E successivamente altri servizi sono stati da noi espletati sullo stesso territorio bitontino gratuitamente.
Come mai nessuno ha rilevato che esisteva tale divieto? Come mai anche coloro i quali hanno clonato i Cosint e che all’epoca della data del comunicato svolgevano servizio sul territorio fino a quando gli stessi sono confluiti in altra associazione? Inoltre un divieto non può essere esplicitato con un mero comunicato, ma occorrerebbero altre forme e necessita di COMUNICAZIONE ALL’INTERESSATO DI TALE PROVVEDIMENTO OVVIAMENTE MOTIVATO, ma sarebbe sicuramente incostituzionale e nello specifico violerebbe l’art. 18 della costituzione il quale sancisce la libertà di associazione che a sua volta si articola nella libertà di costituire un’associazione, e nella libertà di entrare far parte di un’associazione e da ultimo la libertà di recedere dalla stessa. Inoltre l’art. 18 della costituzione garantisce il diritto di pluralismo delle associazioni. Per associazioni si intendono formazioni sociali su base volontaria e con organizzazione stabile, le associazioni possono fare tutto quello che non è vietato al singolo dalle leggi penali. La Costituzione della Repubblica Italiana garantisce la libertà di associazione poiché considera quest’ultima come una libertà indispensabile per favorire lo sviluppo della persona umana e la sua partecipazione alla vita economica, politica e sociale del Paese ai sensi dell’art. 2 Cost.I locali della Polizia Municipale accoglievano per le riunioni coloro i quali facevano parte del sodalizio che ci ha clonati, quindi il divieto eventualmente era per tali soggetti, privi di codice fiscale ed impossibilitati ad operare.Questa mattina la scrivente ha effettuato immediata istanza di accesso agli atti al Comune per avere contezza di tale comunicato.
Preciso che quand’anche dovesse esserci tale comunicato, poiché mai inoltrato al Comando Generale e meno che mai al Comando Regione Puglia inconsapevolmente abbiamo sempre operato nel territorio di Bitonto. E ci risulta che da marzo del 2015 risultiamo iscritti all’albo del Comune di Bitonto tra le associazioni di volontariato che prestano la loro attività gratuita al Comune. COME PUÒ UN COMUNE DELIBERARE LA NOSTRA PRESENZA TRA LE ASSOCIAZIONI DI VOLONTARIATO A MARZO 2015, QUANDO HA RICEVUTO IN DATA PREGRESSA, OVVERO IL 9.02.2015 IL COMUNICATO DALLA POLIZIA MUNICIPALE?
Inoltre preme rilevare che l’associazione Bitonto in Movimento sta continuando a denigrare l’associazione Cosint.Preme,altresì, ricordare all’associazione Bitonto in Movimento che in data 13 marzo 2016 sulla testata giornalistica on line “Da Bitonto” la stessa denunciava pesantemente tale situazione, offendendo la nostra associazione, e in data 14.03.2016 lo stesso articolo del Movimento continua a denigrare i Cosint sull’altra testata giornalistica Bitonto live.
Successivamente la scrivente in qualità di legale dell’associazione provvedeva a smentire quanto scritto dal Movimento su entrambe le testate giornalistiche e successivamente vi è stata una dichiarazione del soggetto che ci ha clonati, sulla testata on line Bitonto live, alla quale abbiamo prontamente risposto.Vorrei ricordare all’associazione Bitonto in movimento che con quest’ultimo articolo ha continuato nel suo intento diffamatorio nei nostri confronti, potevate agire in altro modo, l’intento dell’associazione Bitonto in movimento è chiaro, ovvero quello di voler ledere chi opera proficuamente sul territorio, di NON SI COMPRENDE A TUTELA DI CHI, infatti se al primo comunicato del 13.03.2016 poteva affermare di aver letto sul sito web di chi ci ha clonati, quanto scritto, anche se comunque poteva comunicare con noi per aver chiara la questione , con quest’ultimo comunicato con volontà e scientemente sta denigrando i Cosint, atteso che in data 15.03.2016 inviavo mail all’associazione Bitonto in Movimento e spiegavo tutta la questione, e chiedevo un incontro per dimostrare quanto da me scritto, per risolvere tale questione bonariamente.
Ma ad oggi non abbiamo ricevuto alcuna risposta solo questo comunicato del giorno 20 marzo 2016. L’associazione Bitonto in movimento avrebbe potuto agire in altro modo, ed esternare tali problematiche in altre sedi, evitando di denigrare un’associazione che opera nel sociale, e che si prodiga su tutto il territorio nazionale e gran parte del mondo per donare, effettuare aiuti umanitari e prestare assistenza agli ultimi.
RIBADISCO NON VI È CONTEZIOSO TRA LE DUE ASSOCIAZIONI, L’ASSOCIAZIONE COSINT È UNA, CON IL RAPPRESENTANTE LEGALE ALESSANDRO DELLA POSTA A CUI È INTESTATO IL CODICE FISCALE. L’ASSOCIAZIONE COSINT È VITTIMA DI UN SOGGETTO CHE CI CLONATI, MA NUMEROSE DENUNCE VENIVANO SPORTE DAL RAPPRESENTANTE LEGALE COSINT ALESSANDRO DELLA POSTA ABBIAMO DENUNCIATO QUANTO OCCORSO, ma si rinvia a quanto scritto nei precedenti comunicati per comprendere bene la questione.
Come ha potuto avere conoscenza l’associazione Bitonto in Movimento di tale comunicato a noi sconosciuto? Chi ha comunicato questa situazione a suddetta associazione atteso che anche noi non conoscevamo tale comunicato? E che chiediamo delucidazioni da un anno e nessuno risponde alle nostre pec, o alle nostre richieste protocollate al Comune di Bitonto ed alla Polizia Municipale, come mai tutte le risposte vengono fornite all’associazione Bitonto in Movimento, e a noi no, che paradossalmente siamo i diretti interessati?
Si rileva che l’associazione Bitonto in Movimento con tale comunicato reitera scientemente il reato di diffamazione aggravata a mezzo web. L’associazione Bitonto in movimento credo che può far rilevare altre problematiche insistenti sul territorio bitontino ben più gravi delle beghe di associazioni di volontariato, COME MAI STA FOCALIZZANDO LA SUA ATTENZIONE SULL’ASSOCIAZIONE COSINT?
VORREI RENDERE EDOTTI I SIGNORI CHE I COSINT IN DATA 06.01.2016 DONAVANO ABITINI PER BAMBINI E GENERI ALIMENTARI A DUE STRUTTURE DEL BITONTINO, ALLA PRESENZA DEL VICE SINDACO E DI ALTRE AUTORITÀ LOCALI, COME MAI NESSUNO HA RILEVATO CHE ESISTEVA TALE COMUNICATO, APPRESO PER LA PRIMA VOLTA IN DATA 20 MARZO 2016 SUL GIORNALE ON LINE BITONTO LIVE?
Non è nelle nostre intenzioni minacciare alcuno, ma è EVIDENTE CHE OCCORRE TUTELARE l’associazione Cosint da strumentalizzazioni esterne e politiche, per DIMOSTRARE L’ESTRANEITÀ A TALI CONGETTURE E A TUTTO QUELLO CHE STA PIACENDO SCRIVERE AD UN MOVIMENTO DI CHIARA ED INEQUIVOCABILE MATRICE POLITICA. I COSINT SONO APOLITICI IN VIRTÙ DI STATUTO. NON RAPPRESENTANO ALCUN PARTITO POLITICO.
Taranto,21.03.2016
Il Direttore generale degli affari legali Cosint
Avv.Stab. Donatella Convertini