Rieccoli,
i limoni.
Questa
volta confezionati in una busta di colore bianco con in bella mostra
lo stemma cittadino.
A
“scomodare” Eugenio Montale è ancora una volta il Partito
democratico, che nell’ultimo manifesto torna ad attaccare il sindaco
Michele Abbaticchio sull’eccessiva tassazione fiscale 2015.
In
modo particolare, i democratici fanno riferimento agli accertamenti
Tari in arrivo in questi giorni, senza infingimenti definiti «aumenti
targati Abbaticchio».
La
storia è arcinota. A causa di ulteriori tagli imposti dal Governo
centrale, da Palazzo Gentile sono stati costretti a una manovra
lacrime e sangue, aumentando la Tasi (dall’1,5 al 2,5 per mille),
l’aliquota Irpef (dallo 0,4 allo 0,7), le tariffe familiari per la
mensa scolastica, la Tari e le tariffe del Cosap.
Scelta
che, ovviamente, ha fatto imbufalire le opposizioni, Pd in primis,
che ha più volte “paragonato” i bitontini a dei limoni da
spremere.
E
lo ha fatto anche questa volta, sottolineando però che «i
servizi peggiorano».
La
risposta del primo cittadino non si è fatta attendere. «Tralasciando– scrive
in un post ironico su Facebook – i
commenti relativi all’aumento tasse rifiuti generalizzato verso tutti
i Comuni della ex provincia, causa assenza discariche attive da un
anno, una domanda: quanti soldi sono necessari per la stratosferica
campagna “limoni” con manifesti a colori per ricostruire il
centrosinistra?».
E
i cittadini, nel frattempo, pagano.
In
tutti i sensi…