Ma
è vero che sorgerà un impianto chimico della Biochemtex tra Modugno
e Bitonto?
Ufficialmente,
contattando qualche consigliere comunale cittadino, nessuno sembra
saperne niente perché la questione pare non essere arrivata neanche
nelle Commissioni consiliari.
Tutti
tacciono, quindi, eppure la notizia circola già da oltre due mesi.
A
lanciare “l’allarme” è stato il quotidiano telematico
“Barilive”,
che il 5 settembre annunciava che «nella
zona industriale tra Modugno e Bitonto sarà operativo entro pochi
mesi un nuovo impianto chimico della Biochemtex.
L’impianto
opererà a ciclo continuo 24 ore su 24, 333 giorni all’anno ed
emetterà fumi contenenti ossidi di azoto, zolfo, carbonio, polveri,
composti organici volatili, idrocarburi policiclici, metano e
benzene».
Sempre
secondo la testata, «lo
stabilimento alle porte di Bitonto dovrebbe entrare in funzione entro
fine anno, non appena avrà ottenuto l’Autorizzazione integrata
ambientale»(http://www.barilive.it/news/Attualita/388738/news.aspx).
Succede,
infatti, che l’azienda del gruppo Mossi &
Ghidolfi, leader nello sviluppo e ingegnerizzazione di tecnologie e
processi biochimici basati sull’utilizzo di biomasse non alimentari
in alternativa a risorse fossili come il petrolio, due anni fa ha
siglato un’intesa con il ministero dello Sviluppo economico per la
realizzazione di tre nuovi impianti, uno dei quali in Puglia.
In
realtà, però, le cose non sono così scontate anche perché sia
Modugno che Bitonto hanno già detto “no” all’impianto.
In
particolare, il primo cittadino modugnese Nicola Magrone ha già
fatto sapere che «per questa
amministrazione – si legge in un
articolo pubblicato dai colleghi di Puntotvqualche settimana fa – il
progetto Biochemtex non è attività di ricerca e sperimentazione, ma
un insediamento industriale inquinante che, tra l’altro, contrasta
con la destinazione urbanistica dell’area in cui l’azienda dovrebbe
sorgere».
Un
“no” alla Biochemtex è arrivato anche dagli stessi modugnesi,
che il 25 ottobre hanno manifestato per le strade cittadine gridando
il loro dissenso. A capo del corteo il Comitato
Pro Ambiente Modugno, PugliAmo e Movimento
nuove frontiere, Movimento 5 stelle Modugno.
Anche
la nostra città vuole vederci chiaro e attende il parere
dell’Ufficio regionale competente prima di prendere – eventualmente
– qualsiasi iniziativa. «Condivido
– è il pensiero del sindaco Michele Abbaticchio di qualche giorno fa alla “Gazzetta
del Mezzogiorno” – le
preoccupazioni di Magrone. Ho interrogato tutti gli uffici competenti
e aspetto una relazione più approfondita in materia di impatto
ambientale prima di valutare l’opportunità di insediamento della
fabbrica».
Qualcosa
in più, allora, si dovrebbe sapere nei prossimi giorni, allorché
l’organismo regionale emetterà il verdetto.
La
Biochemtex, nel frattempo, ha già presentato nuove controdeduzioni e
materiale per “difendere” la sua posizione.