Dopo dodici ore di seduta fiume, il consiglio comunale si è concluso rimandando i restanti punti all’ordine del giorno. Non prima, tuttavia, di aver approvato il regolamento sui servizi sociali, che aveva subito modifiche in alcune parti del testo, nonostante fosse già stato oggetto di rinvio in alcune precedenti sedute del Consiglio.
Un regolamento che era fermo al 1998 e che, quindi, va ad adattarsi alle nuove forme di povertà presenti sul territorio.
Una discussione durata tanto, a causa della richiesta del consigliere Francesco Paolo Ricci (Pd) di far leggere per intero il regolamento, per verificare quali fossero le parti modificate.
«Su questi provvedimenti avete creato una brutta ed antipatica frattura, non ci possono essere colori politici. Avete compiuto un atto di sciacallaggio nei confronti della città, un’azione di bassa politica, uno dei peggiori da quando siedo in Consiglio comunale» rimprovera il consigliere democratico, accusando la maggioranza di aver ritirato il provvedimento nella seduta precedente in quanto mancavano i tredici consiglieri di maggioranza necessari ad approvarlo senza l’aiuto dell’opposizione, per riproporlo ieri.
Il regolamento è, infine, approvato all’unanimità così come anche l’aggiornamento del catasto degli incendi nel periodo 2008-2013 e la rimodulazione degli interventi nell’ambito del Pirp (Programma Integrato di Riqualificazione delle Periferie), che porterà alla realizzazione di un edificio di edilizia residenziale pubblica.
Un punto, quest’ultimo, da approvare con estrema urgenza, perché, come ha spiegato il sindaco Abbaticchio, rischiava di essere definanziato se non approvato entro luglio: «Lo Iacp (Istituto Autonomo Case Popolari, ndr) ha perso molto tempo. L’atto proviene dalla giunta Pice. La giunta Valla ha poi sottoscritto il protocollo di intesa, mentre l’amministrazione presente ha provveduto alla progettazione degli interventi».
«In contesti ristretti, il sindaco è bravo a ricordare il ruolo delle precedenti amministrazioni – tuona ancora Ricci – Salvo poi, sui social network, prendersi il merito, come è accaduto per il restauro della “Contessa”. Stiamo perdendo la memoria. Tutto sembra nuovo. Il Pirp fu una nostra idea per il recupero delle zone periferiche. Un’idea che si concretizza oggi. Mi auguro di veder concretizzarsi, tra venti anni, anche quello che voi oggi state programmando».
Il consigliere, inizialmente, annuncia l’intenzione di non dare il proprio assenso al provvedimento, con l’intenzione di «andare fino in fondo alla questione per comprendere chi in realtà ha perso tempo, facendo in modo che da due palazzine ora ce ne ritroviamo una».
Ma, dopo un confronto con Domenico Damascelli (FI) decide di votare favorevolmente «fatte salve le riserve espresse». «Sono fondi che arrivano alla nostra città, circa 4 milioni di euro. Il provvedimento fu finanziato nel 2009. Ricordo l’impegno dell’allora sindaco Valla» spiega infatti il consigliere azzurro.
Che rivolge un appello alla maggioranza: «Chiedo che per la riqualificazione delle periferie, a partire dalla gestione della “Contessa”, ci sia massima chiarezza. Circolano voci di esponenti politici già pronti a metterci le mani sopra quelle strutture. Non voglio crederci, ma vigileremo affinché la gestione sia a beneficio di tutta la città».