La
svolta è davvero epocale: informatizzare le carte, gli atti, le
determine dirigenziali, e tutto ciò che riguarda l’Ambito
territoriale Bitonto-Palo del Colle da un lato, il settore dei
Servizi sociali dei due Comuni dall’altro.
Con
l’obiettivo di fare (ancora di più) trasparenza, fornire risposte
certe, serie e concrete a quelli che cercano una casa, un piatto, un
lavoro. Di avere una mappatura certa e costantemente aggiornata della
povertà cittadina. Di creare un’unica rete con le associazioni di
volontariato, le parrocchie, e chi si prodiga in assistenza a chi
davvero non riesce a farcela.
Addio,
allora, alle migliaia di carte, di scartoffie e di plichi accatastati
all’ufficio dei Servizi sociali. Addio alle lunghissime code davanti
agli uffici comunali. Addio (questa è per lo meno è l’intenzione) a
dati spesso poco aggiornati su chi davvero ha bisogno di lavorare, ha
il problema degli sfratti esecutivi, cerca una casa, vuole altra
assistenza e sapere tutte le strutture ad hoc della città.
Tutto
grazie al programma di informatizzazione made by “Progetti
d’impresa srl” di Modena, acquistato per 25mila euro grazie ai fondi del
Piano di azione e coesione per gli anziani. E che consentirà di
seguire il percorso di chi chiede assistenza dalle prime pratiche di
front office fino alla conclusione.
Per
accedervi, basta andare sul sito del Comune
(www.comune.bitonto.ba.it)
e cliccare in basso a sinistra sulla voce “Ambito territoriale”,
che conterrà sia le informazioni prettamente contenutistiche sia i
servizi erogati.
«Mettiamo
a punto – afferma l’assessore
al Welfare Francesco Scauro – un obiettivo del nostro
programma elettorale, che va nell’ottica anche di riqualificazione e
rifunzionalizzazione del personale, specie adesso che c’è stato un
ridisegno della struttura comunale».
«Anno
zero del Comune». L’informatizzazione
rappresenta per Scauro anche un nuova stagione per Palazzo Gentile.
Quello dell’abbraccio, non più rinviabile, con la digitalizzazione
degli uffici e dei materiali, anche perché la legge (decreto 90 del
2014, e partenza della fattura elettronica a partire dal 31 marzo,
via a tutte le carte entro la fine del 2016, l’arrivo della firma
digitale), non consente ulteriori rinvii.
Dal
Comune, però, si stanno facendo trovare pronti perché, oltre ai
Servizi sociali, hanno avviato verso la semplificazione e la
trasparenza amministrativa il settore del Personale (a breve dovrebbe
partire il portale del dipendente), quello dei Tributi, quello della
Ragioneria.
«Stiamo
pensando anche – annuncia
il responsabile dell’ufficio di Piano, Andrea Foti – di
rendere digitale la refezione scolastica, e affidare il ritiro dei
buoni mensa direttamente all’azienda che gestisce il servizio».
Già,
ma le maestranze comunali saranno in grado di gestire questa
rivoluzione copernicana?