Dal Partito Democratico riceviamo e pubblichiamo quanto segue.
Il consiglio provinciale di Bari, nella seduta convocata per lunedì 16
Settembre, sarà chiamato ad esprimersi su un provvedimento avente per oggetto
“Piano di attuazione della Provincia di Bari degli interventi previsti dal
programma regionale per la tutela dell’ambiente”. Come già preannunciato in un
articolo di stampa di qualche giorno fa, articolo che aveva destato nei
cittadini della frazione più di qualche dubbio e preoccupazione, tra gli
interventi previsti dal piano ce n’è uno che riguarda proprio Mariotto.
Infatti, il comune di Bitonto, dopo essersi visto respingere dalla giunta
regionale nel settembre 2012 un progetto di riqualificazione ambientale e a
verde per un importo di oltre un milione di euro, di cui ignoriamo i contenuti
ma che possiamo immaginare non riguardasse nessuna delle due frazioni, oggi ci
riprova presentando un nuovo progetto, di importo molto inferiore, 380.000
euro, con una quota di cofinanziamento a proprio carico di circa 56.000 euro,
finalizzato alla realizzazione di un centro comunale di raccolta rifiuti da
realizzarsi in Mariotto. Senza dilungarci troppo su alcuni aspetti tecnici
della vicenda, che ci appaiono poco chiari e che saranno oggetto di ulteriori
approfondimenti (riguardanti ad esempio il fatto che ad oggi, come confermato
dal consigliere De Palma, al comune non c’è traccia della scheda progettuale,
che ci è stata invece fornita con estrema solerzia dal neo consigliere prov.le
del Pd Sblendorio, che sulla stessa non è indicato né un funzionario né un
ufficio comunale di riferimento quali responsabili e/o estensori del progetto,
oltre al fatto che non si conosce il provvedimento con il quale è stata
approvata la quota di cofinanziamento a carico del comune), intendiamo
esprimere, più che altro, forti perplessità sia sulla ratio che sui contenuti
del progetto.
Innanzitutto, in via generale, siamo fortemente dubbiosi sulla effettiva
utilità dei centri di raccolta rifiuti che in tante realtà si sono ben presto
trasformati in vere e proprie discariche anche e soprattutto per la complessità
della loro gestione. A tal proposito, ci appare strano che l’amministrazione
abbia deciso di coinvolgere nella gestione del centro cooperative ed
associazioni, estromettendo, di fatto, l’unico soggetto, l’Azienda Servizi
Vari, che ad oggi avrebbe il know-how necessario per gestirlo correttamente!
Leggiamo, poi, che il centro di raccolta consentirà “il conferimento di
frazioni che la stessa (utenza) non è riuscita a conferire attraverso il
sistema di raccolta domiciliare, insieme ad altre (frazioni) che non sono
oggetto di raccolte specifiche”, salvo scoprire successivamente che presso il
centro si potrà conferire di tutto e di più, compresi gli stessi materiali che
sono già oggetto della raccolta differenziata porta a porta (vetro,
carta, plastica e perfino umido), oltre a tanti altri tra cui rifiuti inerti ed
ingombranti, sostanze potenzialmente nocive quali acidi, solventi, farmaci,
pesticidi, oli esausti, rifiuti ingombranti, materiali di risulta di piccole
demolizioni, ecc. Ci sfugge, tuttavia, il motivo per cui i cittadini della
frazione dovrebbero recarsi al centro di raccolta per depositare rifiuti che
possono già oggi conferire presso il loro domicilio. Nel contempo, ci auguriamo
che tutte le sostanze e i materiali potenzialmente nocivi siano trattati,
durante la loro permanenza presso il centro, con tutte le cautele previste
dalle norme vigenti, e che la loro permanenza sia davvero brevissima.
Nel frattempo, però, non ci stancheremo mai di ricordarlo
all’amministrazione, sarebbe opportuno cominciare finalmente a far funzionare
in maniera seria il “porta a porta” nella frazione, se è vero come è vero che
il centro di raccolta deve esserne il suo naturale completamento, in quanto
riteniamo che un cittadino non educato (ed incentivato) ad eseguire
correttamente la raccolta differenziata domiciliare non si sforzerà neppure di
utilizzare correttamente il centro che, per di più, disterà qualche km dalla
propria abitazione. Inoltre, assolutamente non condivisibile è la tesi in base
alla quale il centro dovrebbe tornare utile sopratutto agli occupanti delle
abitazioni più antiche della frazione, che per le loro dimensioni ridotte non
agevolano la buona prassi della raccolta differenziata, in quanto proprio tali
abitazioni sono occupate per lo più dalla parte più anziana della popolazione
ovvero proprio quella che avrà maggiori difficoltà logistiche a raggiungere il
centro.
E veniamo quindi proprio alla localizzazione del centro, non indicata nella
scheda progettuale, ma che nella mente degli estensori della nota passata alla
stampa, potrebbe essere “il vasto ed inutilizzato parcheggio del campo sportivo
di via Le Mattine”. Questa soluzione ci trova in completo disaccordo.
Innanzitutto perché tale area è distante solo poche centinaia di metri in linea
d’aria dalle prime abitazioni, oltre che da due frantoi oleari, da un’azienda
di trasformazione di prodotti agricoli e da una struttura ricettiva, per cui,
in nome di quel principio di precauzione invocato in altre circostanze, sarebbe
opportuno che si individuasse un’area diversa. Inoltre, tale localizzazione,
oltre che privare il campo sportivo, di cui attendiamo la ristrutturazione dopo
averla più volte sollecitata proprio all’amm.ne comunale, di una pertinenza
indispensabile per la sua corretta fruizione, inficerebbe in maniera definitiva
un’ area che, per estensione e posizione, potrebbe prestarsi ottimamente anche
ad altri scopi (svolgimento di manifestazioni, concerti, eventi o realizzazione
di altri impianti sportivi quali campi di basket, pallavolo, tennis).
Questi i nostri dubbi, oltre che l’espressione del nostro rammarico,
perché, ancora una volta, l’amministrazione comunale, nonostante i tanto
declamati buoni propositi di “partecipazione”, ha voluto fare da sè non
coinvolgendo preventivamente i cittadini di Mariotto proprio sul problema della
raccolta rifiuti che, ormai da cinque anni, è la loro croce e sul quale, anche
questa amministrazione, al pari della precedente, si è dimostrata finora
assolutamente inerte, nonostante le tante sollecitazioni; problema a cui oggi
cerca di mettere una pezza con un semplice e, forse, inutile tocco di bacchetta
magica!