La lirica e un bar.
Un binomio bizzarro che,
però, il talento degli artisti dell’Associazione
“La Macina” e la voglia di osare di Raffaele
Brattoli del Mazzini Place riescono
a rendere sublime.
Ecco l’Happy
Hour con la lirica, secondo appuntamento della X Edizione del Bitonto Opera
Festival.
Un tentativo di avvicinare
alla lirica anche i “non addetti ai lavori”, un tentativo di varcare le soglie
dei teatri e portare tra la gente comune uno spettacolo che di curioso non ha
solo la location.
Presente all’Happy Hour,
infatti, Giuseppe Verdi in persona.
Interpretato dall’attore Felice Altomare, il compositore italiano
si è raccontato al folto pubblico accorso al Mazzini Place.
I dettagli sulla sua vita
privata e artistica si sono alternati alle arie delle opere verdiane eseguite
al pianoforte dal Maestro Vincenzo
Cicchelli e interpretate dai tenori Gianni
Leccese e Pietro Ricci, dai
soprano Anna Lacassia e Lavinia Sasso e dal Coro Lirico Giovanile “Città di Bitonto”,
diretto dal Maestro Giuseppe Maiorano.
“Verdi
è il simbolo di un impegno mostrato con la musica”ha concluso Felice Altomare, sottolineando il parallelismo tra Verdi e l’Associazione
“La Macina”.
Entusiasmo tra il pubblico
che ha elogiato l’iniziativa.
Tra questi anche l’ex
Assessore alla Comunicazione Vincenzo
Fiore.
“È
nata una nuova generazione di baristi. – ha affermato il
leader del Movimento La Gente – Queste manifestazioni erano impossibili fino
a qualche anno fa. Se questa generazione prendesse corpo, non sentiremmo più
l’esigenza di spostarci in altre città e di questo beneficerebbe anche la lotta
alla delinquenza.
Un
grazie va anche alla generazione di amanti della musica lirica e della musica
in genere, grazie ai quali sarà possibile fare un passo avanti”.