Dopo le tante
interrogazioni presentate dalla minoranza, la palla è passata ai rappresentanti
della maggioranza. Il primo a prendere la parola è Vito Rosario Modugno (SEL), che
ha interrogato l’amministrazione in merito ad un contratto di fornitura
stipulato nel 2006 con l’ASV per la gestione del verde pubblico, passato da
centocinquanta a settecentomila euro, la cura dei lecci, i dati sulle cause
pendenti in corso, il polo tecnologico.
«La questione dei
lecci è preoccupante – ha spiegato direttamente il sindaco Abbaticchio – Ci
sarà da valutare una responsabilità oggettiva e verificare i risultati dei
danni subiti dal comune. Avremo la valutazione di un tecnico esterno del
dipartimento di agraria. Sarà apportato un trattamento che prevede una potatura
ridotta e l’adozione di specifici farmaci. È un trattamento che a Piazza Roma,
a Mariotto, ha già portato buoni risultati. Mentre, in villa, purtroppo, una
decina di lecci sono già clinicamente morti».
«Sui dati delle
cause pendenti in corso – ha aggiunto il primo cittadino – abbiamo proposto un
regolamento delle transazioni all’ufficio legale»
«Sul polo
tecnologico siamo stati chiamati dalla Regione verso il 26-27 luglio per il
progetto – ha annunciato l’assessore al Bilancio, Michele Daucelli – è un
progetto di circa tre milioni di euro, unico centro in Italia per la resistenza
a fuoco dei materiali, dove poter fare anche dei master. Abbiamo presentato le
ultime documentazioni, aspettiamo soltanto l’esito positivo. Sono interessati
fondi FESR che non incideranno in alcun modo sul patto di stabilità».
Dal consigliereGiuseppe Fioriello (IDV) richieste di delucidazioni sul piano sociale di zona,
con attenzione anche alle borse lavoro; sull’arredo urbano, con particolare
riferimento ai nuovi cartelloni pubblicitari posti in città e non a norma;
sulla pulizia del fossato del Torrione e sulla sicurezza sul lavoro e
sull’igiene del personale comunale, seguendo il decreto 81/08.
Pochi minuti ed in
aula attimi di tensione. Il presidente del consiglio comunale, Vito Palmieri,
invita i consiglieri di maggioranza Franceso Mundo (PSI), Filippo D’Acciò
(Città Democratica), Giovanni Ciccarone (Progetto Comune) e Francesco Paolo
Cuoccio (Giovani con Michele Abbaticchio) a ritirare l’esposizione delle loro
interrogazioni per procedere con i restanti punti all’ordine del giorno, e
quindi con l’approvazione dei debiti fuori bilancio, vista l’imminente scadenza
dei termini e l’ora tarda raggiunta.
Dai quattro consiglieri assoluta
disponibilità a presentare le interrogazioni in forma scritta non senza però
sottolineare l’atteggiamento della minoranza, «che ha parlato per ben cinque
ore», evidenzia Ciccarone. «Stigmatizzo come i lavori siano stati svolti e
alcune scorrettezze personali, con un atteggiamento inquisitorio verso gli
assessori che hanno minato la serenità del lavoro», è il commento di D’Acciò.
«Sono insoddisfatto
per come sono andati avanti i lavori del consiglio comunale, che paga l’assenza
delle commissioni consiliari. Non si possono affrontare così certe situazioni
che meritano rispetto», è il pensiero di Mundo, che tra l’altro ha denunciato
delle polemiche e delle scorrettezze all’esterno dell’aula consiliare,
scatenando l’ira del capogruppo del PDL Domenico Damascelli.
Si passa così, a
fatica, all’approvazione dei debiti fuori bilancio. Tutti passano con i voti
favorevoli della maggioranza e quattro astenuti della minoranza (Intini, Ricci,
Toscano, Natilla).