Una delle domande più frequenti per
chi vuole passare a GNU/Linux è la seguente: «Posso con Linux usare gli stessi
programmi che uso con Windows?». La risposta non può che essere una sola: «Dipende».
Alcuni programmi – i cosiddetti “software
multi-piattaforma” – sono pensati appositamente per girare tanto su Windows
quanto su Linux (o altro sistema operativo): ad esempio i browser Firefoxe Google Chrome, la suite per ufficio Libre Office, il lettore
multimediale VLC, il programma di condivisione file Amule e molti
altri. Di alcuni programmi, del tipo Skype o Nero Burning,
esistono invece versioni indipendenti: una per Windows ed una per Linux (o
altro sistema operativo). Taluni programmi, infine, sono pensati per funzionare
correttamente solo su Windows. Per buona parte di essi – grazie a speciali
comandi impartiti al computer dal “terminale” – è possibile forzarne il funzionamento, ottenendo
risultati ragionevolmente adeguati. Per tutti quei programmi che non rientrano
nella casistica precedente, si deve ricorrere all’uso dei software liberi e open
source con analoghe funzionalità (vedi la
tabella sotto).
Vale la pena di notare
che moltissimi programmi per Linux possono girare, previa “ricompilazione” del
codice, anche su sistemi proprietari come Windows o MacOSX (più affine a Linux
poiché basato su Sistema Unix)
.
Una delle domande più frequenti per
chi vuole passare a GNU/Linux è la seguente: «Posso con Linux usare gli stessi
programmi che uso con Windows?». La risposta non può che essere una sola: «Dipende».
Alcuni programmi – i cosiddetti “software
multi-piattaforma” – sono pensati appositamente per girare tanto su Windows
quanto su Linux (o altro sistema operativo): ad esempio i browser Firefoxe Google Chrome, la suite per ufficio Libre Office, il lettore
multimediale VLC, il programma di condivisione file Amule e molti
altri. Di alcuni programmi, del tipo Skype o Nero Burning,
esistono invece versioni indipendenti: una per Windows ed una per Linux (o
altro sistema operativo). Taluni programmi, infine, sono pensati per funzionare
correttamente solo su Windows. Per buona parte di essi – grazie a speciali
comandi impartiti al computer dal “terminale” – è possibile forzarne il funzionamento, ottenendo
risultati ragionevolmente adeguati. Per tutti quei programmi che non rientrano
nella casistica precedente, si deve ricorrere all’uso dei software liberi e open
source con analoghe funzionalità (vedi la
tabella sotto).
Vale la pena di notare
che moltissimi programmi per Linux possono girare, previa “ricompilazione” del
codice, anche su sistemi proprietari come Windows o MacOSX (più affine a Linux
poiché basato su Sistema Unix)
.
Una delle domande più frequenti per
chi vuole passare a GNU/Linux è la seguente: «Posso con Linux usare gli stessi
programmi che uso con Windows?». La risposta non può che essere una sola: «Dipende».
Alcuni programmi – i cosiddetti “software
multi-piattaforma” – sono pensati appositamente per girare tanto su Windows
quanto su Linux (o altro sistema operativo): ad esempio i browser Firefoxe Google Chrome, la suite per ufficio Libre Office, il lettore
multimediale VLC, il programma di condivisione file Amule e molti
altri. Di alcuni programmi, del tipo Skype o Nero Burning,
esistono invece versioni indipendenti: una per Windows ed una per Linux (o
altro sistema operativo). Taluni programmi, infine, sono pensati per funzionare
correttamente solo su Windows. Per buona parte di essi – grazie a speciali
comandi impartiti al computer dal “terminale” – è possibile forzarne il funzionamento, ottenendo
risultati ragionevolmente adeguati. Per tutti quei programmi che non rientrano
nella casistica precedente, si deve ricorrere all’uso dei software liberi e open
source con analoghe funzionalità (vedi la
tabella sotto).
Vale la pena di notare
che moltissimi programmi per Linux possono girare, previa “ricompilazione” del
codice, anche su sistemi proprietari come Windows o MacOSX (più affine a Linux
poiché basato su Sistema Unix)
.
Una delle domande più frequenti per
chi vuole passare a GNU/Linux è la seguente: «Posso con Linux usare gli stessi
programmi che uso con Windows?». La risposta non può che essere una sola: «Dipende».
Alcuni programmi – i cosiddetti “software
multi-piattaforma” – sono pensati appositamente per girare tanto su Windows
quanto su Linux (o altro sistema operativo): ad esempio i browser Firefoxe Google Chrome, la suite per ufficio Libre Office, il lettore
multimediale VLC, il programma di condivisione file Amule e molti
altri. Di alcuni programmi, del tipo Skype o Nero Burning,
esistono invece versioni indipendenti: una per Windows ed una per Linux (o
altro sistema operativo). Taluni programmi, infine, sono pensati per funzionare
correttamente solo su Windows. Per buona parte di essi – grazie a speciali
comandi impartiti al computer dal “terminale” – è possibile forzarne il funzionamento, ottenendo
risultati ragionevolmente adeguati. Per tutti quei programmi che non rientrano
nella casistica precedente, si deve ricorrere all’uso dei software liberi e open
source con analoghe funzionalità (vedi la
tabella sotto).
Vale la pena di notare
che moltissimi programmi per Linux possono girare, previa “ricompilazione” del
codice, anche su sistemi proprietari come Windows o MacOSX (più affine a Linux
poiché basato su Sistema Unix)
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