Non c’è due senza tre, sarebbe il caso di dire.
E già, perchè nel territorio bitontino non bastava la volontà della società milanese “Green energy development” di installare un parco eolico composto da cinque pale alte circa 120 metri, da collocare nelle campagne tra Palo del Colle e Bitonto, proprio tra le frazioni di Palombaio e Mariotto. Non bastava nemmeno quello della società barese, Maxima Rw2 S.r.l”, che ha presentato un progetto per installare altre 18 pale eoliche, in località “il Fieno”, con alcune addirittura quasi sovrapposte all’altro progetto. Cinque pale dovranno essere installate a Bitonto, altrettante a Palo del Colle e ben otto a Toritto. Per un totale di 108 megawatt. Da qualche ora, è arrivata la notizia di un terzo impianto eolico, che si vuole piazzare sempre tra Bitonto e Palo del Colle. Sedici le pale in questione questa volta e a farne richiesta, con un progetto chiamato simbolicamente “Bitonto-Palombaio”, è l’azienda bolognese “ZinEnergy s.r.l”, la cui volontà è di dar vita a un impianto eolico di progetto con potenza complessiva installata pari a 115,2 MW, integrato con un sistema di accumulo con potenza nominale pari a 21,035 MW, per una produzione di 351.648,6 MWh/anno, corrispondente a 3.053 ore di funzionamento equivalenti annue. L’impianto è costituito da 16 aerogeneratori di cui dieci verranno installati nel territorio bitontino mentre sei nella città del tarallo. Secondo la società emiliana, il progetto porterebbe alcuni impatti positivi come la riduzione delle emissioni di gas serra, miglioramento della qualità dell’aria e diminuzione della dipendenza dai combustibili fossili; benefici economici per le attività locali e promozione delle energie rinnovabili; conservazione del territorio, consentendo il proseguimento delle attività agricole e pastorali senza effetti negativi sulla salute e sull’ambiente. Adesso chiunque voglia presentare le dovute osservazioni ha tempo 30 giorni per farlo.
La volontà di installare un parco eolico (uno, due, tre, quelli che saranno), è il chiaro segnale di come il territorio bitontino sia stato chiaramente intercettato come area di interesse per l’eolico. Siamo sicuri sia un segnale positivo?