A Bitonto, le dimissioni dell’assessora Serena Schiraldi, avvenute il 30 settembre scorso, hanno acceso il dibattito politico.
Secondo le forze di centrodestra, questo evento rappresenta il primo segnale di una crisi profonda all’interno della coalizione di centrosinistra. In una conferenza stampa congiunta, i consiglieri comunali Domenico Damascelli, Francesco Toscano, Carmela Rossiello, Ivan Lorusso (Fratelli d’Italia) e Onofrio Altamura (Patto Comune), insieme ai coordinamenti di Fratelli d’Italia, Forza Italia, Lega, Patto Comune, Onda Civica e Uniti per Bitonto, hanno parlato apertamente di “smottamenti” che derivano da “giochi di Palazzo e presunte manovre utili solo alle consorterie partitiche”.
Secondo l’opposizione, le dimissioni della Schiraldi sono il primo segnale tangibile di una “guerra intestina” che sta lacerando la maggioranza e contribuendo a creare immobilismo nella gestione della città.
Per i consiglieri, il centrosinistra è sempre più una “coalizione disunita e disordinata”.
Il centrodestra punta il dito anche su presunti intrecci di interessi personali. Si fa riferimento, infatti, a compensi e consulenze che coinvolgerebbero direttamente assessori del Comune di Bitonto: “Coincidenze che, analizzando i provvedimenti del Comune di Monte Sant’Angelo, evidenziano lauti compensi, 41mila euro, ad assessori bitontini”, prosegue la nota, che sottolinea anche un collegamento tra incarichi pubblici e cooperative legate a personalità locali.
Il centrodestra conclude con un appello: “Quando la nostra amata città potrà avere amministratori capaci e responsabili? Soltanto quando questa amministrazione smetterà di rivolgere attenzione alle carriere personali e agli interessi particolari”, affermano. Secondo loro, è giunto il momento di “chiudere questa pagina fallimentare” e restituire a Bitonto una guida politica che metta da parte gli interessi privati per affrontare i reali problemi della comunità.